Cile: una dispensa per il Mondo

I prodotti alimentari cileni sono il risultato di una particolare geografia, che ha permesso lo sviluppo di una grande ricchezza produttiva, in condizioni uniche e protetta da barriere naturali.

Il Paese ha una superficie frutticola di 342.654 ettari che producono quasi 5 milioni di tonnellate di frutta. Di questi, 2,6 milioni sono esportati come frutta fresca, che ne fanno il primo esportatore mondiale di ciliegie e prugne fresche e il secondo di uva da tavola e mirtilli.

Nel 2019 le esportazioni cilene di frutta hanno raggiunto il record storico di 5,9 miliardi di dollari, grazie all’eccellente performance di ciliegie, prugne, avocado e pere, che rappresentano il 35% del totale delle esportazioni alimentari del paese equivalenti a 16,9 miliardi di dollari.

Le spedizioni di prodotti alimentari fino a settembre di quest’anno sono state pari a 12,4 miliardi di dollari (il 4,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019) mentre quelle di frutta fresca sono state pari a 3,6 miliardi di dollari, con un calo dello 0,7% rispetto al periodo gennaio-settembre dell’anno precedente.

Nonostante questo calo, si segnalano le maggiori esportazioni di ciliegie fresche (738 milioni di dollari, +18%), di mandarini freschi (106 milioni di dollari, +56,8%) e di pesche e nettarine fresche (123 milioni di dollari, +24,4%).

Questi risultati sono il frutto di uno lavoro congiunto tra il settore pubblico e quello privato.

Il settore pubblico ha sostenuto il processo di apertura commerciale mediante la firma di accordi di libero scambio e l’internazionalizzazione dell’offerta esportabile nazionale, attraverso la sua promozione e il suo posizionamento nei principali mercati mondiali e la diversificazione delle destinazioni.

Il settore privato ha sviluppato la produzione di un’offerta di riconosciuta qualità, con standard internazionali e attributi trasversali, quali l’innocuità, la tracciabilità, la sicurezza, che rappresentano l’insieme delle caratteristiche per le quali il Cile è conosciuto a livello globale.

Oggi, l’industria agricola è chiamata a trasformarsi in quanto si trova ad affrontare una doppia sfida: è uno dei settori più vulnerabili ai cambiamenti climatici, e svolge un ruolo importante nell’economia nazionale, oltre ad avere il compito di fornire i suoi prodotti a una popolazione mondiale in costante crescita.

In questo contesto si inserisce la crescente produzione biologica del Paese che beneficia di un accordo di equivalenza con l’Unione Europea che permette di vendere in Europa un prodotto biologico cileno, certificato con lo standard nazionale, senza ulteriori controlli.

Nel 2018 la superficie totale del Cile certificata come biologica ha raggiunto i 67.839 ettari, il che ha significato l’esportazione di 84.737 ton. di prodotti biologici, (+10%), con un valore FOB di 287 milioni di dollari, (+15%). Tra i prodotti esportati, spiccano: mirtilli freschi e surgelati, mele fresche e lamponi surgelati.

L’Italia è tra i Paesi UE di destinazione dei prodotti biologici cileni, occupando il 7° posto con 1.241 ton. e 2,1. milioni di dollari.

Nel processo di sostegno all’internazionalizzazione del settore ortofrutticolo e alimentare cileno, dal 30 novembre al 12 dicembre, si terrà Chile Virtual Expo la prima fiera internazionale di ProChile, l’agenzia governativa per la promozione delle esportazioni, che sarà virtuale al 100% e presenterà l’offerta di settori quali frutta secca e disidratata, frutta fresca e olio d’oliva, dove il Cile occupa una posizione leader nell’export mondiale.

Su questa stessa linea e con lo scopo di rafforzare lo scambio commerciale, ProChile ha lanciato One Click Import un nuovo servizio on line per rendere ancora più agevole per gli importatori internazionali trovare la loro adeguata controparte cilena.

Per maggiori informazioni clicca qui

Ufficio Commerciale del Cile in Italia – ProChile

Passaggio degli Osii, 2

20123 Milano

italia@prochile.gob.cl

+39 02864093

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