Export di F&V, una strada in discesa

Buone le prospettive per l’export di Ortofrutta individuate dal rapporto Agrosserva realizato congiuntamente da Ismea e Unioncamere. Il rapporto mette in evidenza come, nella seconda parte dell’anno si potrebbero sviluppare le condizioni migliori per favorire ulteriormente l’internazionalizzazione delle imprese a cominciare da un più favorevole cambio euro-dollaro fino ad arrivare ad una maggiore facilità di accesso al credito bancario

L’export. «Per il prossimo semestre – si legge nel rapporto Agrosserva – il deprezzamento dell’euro contro il dollaro dovrebbe garantire un ulteriore consolidamento dell’export, specie se sarà varata in Usa l’attesa stretta sui tassi di interesse (si parla di 25 punti base di aumento) che avrebbe ulteriori ripercussioni sui rapporti di cambio, comportando un ulteriore deprezzamento dell’euro contro dollaro».

Di contro la proroga delle sanzioni occidentali verso la Russia e il conseguente prolungamento dell’embargo di Mosca sulle importazioni europee continuerà a penalizzare i prodotti ortofrutticoli. Le condizioni di pressione dell’offerta sui circuiti europei, che stanno caratterizzando diversi comparti produttivi, potrebbero continuare a tenere a freno i listini, ripercuotendosi negativamente sulla redditività delle imprese, alleviate solo in parte da un alleggerimento dei costi di produzione.

Il credito bancario. Quanto all’accesso al credito, va evidenziato che gli ultimi dati disponibili sul credito complessivo alle imprese, ancora di fonte Banca d’Italia, indicano anche per i mesi di aprile e maggio 2015 una tendenza flessiva, che non riesce ad interrompere il corso negativo dei mesi precedenti e dell’intera annata 2014. Il meno 2,7% tendenziale di maggio riduce, ma non ribalta, la dinamica in atto ormai da un triennio.

Tuttavia, con riferimento al settore dell’agricoltura (silvicoltura e pesca compresi), dopo la tendenza lievemente negativa del primo bimestre 2015, l’ammontare complessivo dei prestiti alle imprese ha intrapreso un percorso di lieve ma progressiva ascesa, che ha portato al più 1,4% la crescita tendenziale di maggio (vale a dire sullo stesso mese del 2014) sempre riferita alle consistenze dei finanziamenti bancari.

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