Quando l’ortofrutta UE incontra il turismo

Dalla periferia europea arrivano nuove idee per commercializzare i prodotti ortofrutticoli locali. Le nuove strategie di marketing ammiccano al turismo con l’obiettivo di trovare nuovi canali per fare conoscere le specialità ortofrutticole e fidelizzare i consumatori.

Un connubio insolito che darà vita, a partire dal mese di gennaio 2015, a nuove strategie comunicative per promuovere i prodotti ortofrutticoli.

Agrumi e turismo. È il caso, ad esempio, del progetto “Le vie della zagara” promosso dal distretto degli agrumi di Sicilia che il 29 dicembre scorso ha avuto l’ok ufficiale da ministero politiche agricole (bando Expo) che per questo progetto stanzierà circa 135 mila euro.

«Questo finanziamento – spiega Giuseppe Pasciuta, presidente del Consorzio di tutela Arancia di Ribera, uno dei cinque aderenti al distretto – potremo finalmente realizzare una iniziativa che per anni era rimasta in stand by negli uffici della regione Sicilia che non aveva le risorse per finanziarla».

Con “Le vie della zagara”, il distretto degli agrumi di Sicilia (cinque consorzi di cui quattro di tutela e uno di produttori), punta a presentarsi come interlocutore unico all’Expo di Milano che partirà il prossimo 5 maggio per promuovere le eccellenze del territorio.

«L’idea – continua Pasciuta – è di proporre dei percorsi enogastronomici tra le bellezze della Sicilia offrendo ai turisti ospitalità nelle migliori aziende produttrici di agrumi che abbiano determinate caratteristiche paesaggistiche o standard di accoglienza».

La road-map. «Ci riuniremo il prossimo 16 gennaio – spiega Federica Argentati, presidente del distretto Agrumi di Sicilia – per stabilire le priorità ed individuare le linee di azione. Il nostro obiettivo sarà quello di fare emergere il valore della nostra forza. È importante riuscire a trasmettere un immagine complessiva della Sicilia agrumicola anche perché se vogliamo iniziare un percorso di internazionalizzazione dobbiamo spingere sui nostri prodotti dop e igp e legarli al territorio per poter arrivare direttamente al consumatore. Abbiamo necessità di fare sistema e questo progetto è un primo passo».

Il problema principale del settore agrumicolo siciliano e la fortissima frammentazione della produzione. Sono tutte piccole aziende a conduzione familiare con una scarsa visione di filiera. Questa situazione trasforma, di fatto, ogni campagna commerciale in una vera e propria guerra dei prezzi a scapito degli stessi produttori.

«Grazie al supporto ministeriale – chiarisce Giovanni Dagati, presidente del consorzio del mandarino tardivo di Ciaculli – potremo portare avanti le procedure per il riconoscimento della certificazione di qualità dei nostri mandarini. Stiamo valutando tra l’opzione igp o dop ma quasi certamente opteremo per la prima».

Gli ortaggi di Murcia. Un’altra idea di marketing che abbina le specialità ortofrutticole locali al turismo arriva da Proexport, l’associazione dei produttori-esportatori di frutta e verdura della regione di Murcia che dal prossimo 18 gennaio lancerà in Germania un progetto pilota.

Sulle etichette di un milione di lattughe e ortaggi di vario genere esportati da Murcia sul mercato tedesco, apparirà la scritta “9° di massima a Francoforte o Düsseldorf contro i 20° della regione di Murcia”.

La campagna crea una specie di joint venture tra Proexport e la Consejería de Industria, Turismo della regione spagnola. L’obiettivo è promuovere la Costa Calida presso i consumatori tedeschi con un effetto volano atteso su un target iniziale di circa 5-6 milioni di persone acquirenti dei supermercati di Berlino, Francoforte, Dusseldorf, Colonia, Monaco e Amburgo.

Ogni etichetta inoltre riporta anche un Codice Qr che permette ai consumatori di partecipare al concorso (con sorteggio il 26 febbraio) che mette in palio un viaggio in Costa Calida al quale ci si può iscrivere sul sito www.murciaturistica.es/de/verlosungen.

«L’iniziativa – ha precisato Juan Carlos Ruiz, che guida la Consejería de Industria e Turismo murciana – riunisce il meglio della nostra agricoltura al meglio del nostro turismo nel tentativo di associare il sapore e la freschezza dei prodotti di Murcia con una meta turistica  vitale, in grado di offrire bel tempo, salute e benessere».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome