Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 25 ottobre

Nella settimana che porta ad Halloween, lievi aumenti per castagne e cicorie, in calo zucchine, cavoli e radicchi

La zucca, protagonista del periodo
La zucca, protagonista della stagione

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 25 ottobre 2021. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 25 ottobre in PDF cliccando qui

Cachi: prezzi in calo

Nel pieno della campagna, i cachi evidenziano quantitativi sufficienti a soddisfare la domanda, fattore che ha influito negativamente sui prezzi che però restano su livelli superiori rispetto l’anno precedente. Nonostante le temperature superiori alla media del periodo i cachi risultano al momento il prodotto più richiesto.

Carote: prezzi stabili

Non si registrano particolari variazioni per le quotazioni delle carote, che nel complesso mantengono un divario annuo ampiamente positivo.

Castagne: prezzi in lieve aumento

Entra nel vivo la campagna delle castagne con l’ingresso di diversi calibri e delle partite sterilizzate, quest’ultime con una qualità più elevata in quanto non soggette al deperimento del prodotto causato da parassiti, il che ne aumenta la shelf-life. Il rialzo dei prezzi è da attribuire ai quantitativi inferiori determinato dall’estate torrida e assenza di pioggia.

Cavoli broccoli: prezzi in calo

Cedono il passo i cavoli broccoli che tuttavia chiudono la settimana all’insegna di un calo della disponibilità, fattore che probabilmente causerà un rialzo delle quotazioni nelle prossime giornate anche grazie ad una crescita della domanda.

Cicoria: quotazioni in rialzo

Si registra un aumento della domanda in questa settimana per le cicorie a fronte di una diponibilità non abbondante legata all’inizio della raccolta. I prezzi rientrano nella media del periodo. Da segnalare come la varietà a puntarelle non sia entrata in tutti i mercati.

Pere: quotazioni stabili

Prezzi perlopiù stabili per le pere su livelli elevati per effetto dei quantitativi molto bassi, complice i fattori climatici e patologici che hanno colpito le colture. Il prodotto di importazione non suscita interesse da parte dei consumatori a causa della qualità bassa, fattore che contribuisce a mantenere le quotazioni delle pere nazionali su altissimi livelli.

Radicchio: prezzi in calo

Alti i quantitativi disponibili per i radicchi che vedono l’ingresso del prodotto in serra proveniente da diverse regioni. Si assiste ai primi arrivi di radicchio tardivo con quotazioni molto alte ma che restano nella media del periodo. La campagna non si è in effetti ancora del tutto avviata ma la domanda da parte dei ristoranti resta elevata.

Susine: prezzi tendenzialmente stabili

I prezzi delle susine non manifestano variazioni particolari, eccezione fatta la piazza di Torino dove c’è un leggero aumento per le varietà Black. La domanda si attesta su livelli medi del periodo.

Uva da tavola: prezzi stabili

Diminuiscono le varietà di uva con maggiore presenza di Italia e rosata Red Globe. I prezzi si attestano superiori alla media del periodo con bassa disponibilità di prodotto extra anche a causa delle quotazioni alte del prodotto in campo.

Zucche: prezzi stabili

Prodotto tipicamente autunnale molto richiesto, la zucca non registra variazione delle quotazioni con una domanda su livelli normali. Degno di nota la particolare elevata presenza e richiesta di zucche ornamentali destinata alle decorazioni per la festa di Halloween.

Zucchine: quotazioni in calo

Ancora in calo i prezzi delle zucchine con una domanda bassa a fronte di una buona disponibilità di prodotto coltivato principalmente in serra. Le quotazioni si attestano su livelli inferiori alla media del periodo.

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