Andamento prezzi ortofrutta in Italia all’11 aprile

Quotazioni in calo per carciofi, fragole, fave e agretti: in aumento per asparagi, zucchine e lattughe

In discesa i prezzi delle fragole
In calo i prezzi delle fragole

Iniziata la produzione di asparagi principalmente dalla Puglia e dalla Sardegna e la raccolta dell’asparago bianco del Veneto. Non è ancora decollata la campagna delle fragole. Si attende una maggiore domanda di fave in vista delle festività pasquali.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso all’11 aprile 2022. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia all’11 aprile in PDF cliccando qui 

Agretti: prezzi in deciso calo

Continua la discesa dei prezzi per gli agretti, complice una domanda che stenta a salire. La produzione procede a pieno ritmo ma si registra un disinteresse da parte del consumatore. Quotazioni di molto inferiori anche rispetto le annate precedenti.

Arance: prezzi tendenzialmente stabili

Non si registrano particolari fluttuazioni nelle quotazioni delle arance, soprattutto varietà Tarocco. Si rileva una minore domanda per le arance bionde in quanto viene preferita la varietà rossa siciliana, complice anche una buona produzione con una qualità elevata.

Asparagi: prezzi leggermente in aumento

Iniziata la produzione di asparagi principalmente dalla Puglia e dalla Sardegna, mentre la produzione campana procede regolarmente. Il mercato mostra un maggiore interesse per il prodotto sardo rispetto a quello campano. È iniziata anche la raccolta dell’asparago bianco del Veneto con prezzi sostenuti per la bassa disponibilità del prodotto. Nel complesso i prezzi viaggiano su livelli alti.

Carciofi: prezzi in calo

Prezzi in calo per i carciofi, con presenza soprattutto della varietà romanesco, tipica del periodo pasquale. La domanda si mantiene ancora su bassi livelli pur tendendo all’aumento con l’avvicinarsi delle festività pasquali. L’annata è stata segnata da una bassa disponibilità di prodotto a causa delle condizioni meteo sfavorevoli che hanno rovinato la campagna dei carciofi, soprattutto in Sardegna. È terminata la produzione tunisina.

Carote: prezzi stabili

Non si registrano variazioni per le carote, con stabilità in tutti i mercati. I trend si attestano però su livelli superiori alla media del periodo a causa degli aumenti dei costi di produzione.

Fave: prezzi in calo

È aumentata la produzione e quindi la presenza di fave sui mercati. Sul fronte della domanda, la richiesta non è cambiata ma dovrebbe aumentare in questa settimana, essendo un prodotto consumato particolarmente per i pranzi pasquali. La qualità sta aumentando anche grazie alla pioggia dei giorni scorsi.

Fragole: prezzi in calo

Trend ancora alto per le fragole a fronte però di un calo delle quotazioni, complice una buona disponibilità di prodotto e una domanda che non riesce ancora a decollare. Il prodotto proviene dal Sud Italia, principalmente Campania, Sicilia e Basilicata.

Lattughe: prezzi in lieve aumento

Prezzi in leggera risalita per le lattughe, con quotazioni particolarmente alte per la varietà Iceberg importata dalla Spagna, sulla quale incide il maggior costo del trasporto. Si segnala un crollo dei prezzi per il mercato di Roma, determinato da una elevata produzione locale congiuntamente ad una bassa richiesta.

Mele: prezzi sostanzialmente stabili

Continua la stabilità nelle quotazioni per le mele italiane. Ancora bassa la richiesta della mela Annurca campana ma che fa registrare un buon livello qualitativo. La varietà meno richiesta è la Renetta del Canada, non particolarmente ricercata dai consumatori.

Zucchine: prezzi in deciso aumento

Prezzi in deciso aumento per le zucchine scure lunghe, soprattutto rispetto l’anno precedente. È presente prodotto principalmente laziale, ma anche dalla Sicilia. Iniziano a calare i quantitativi disponibili in quanto sta per iniziare la produzione in piena area grazie alle temperature più alte.

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