Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 18 ottobre

Una settimana di sostanziale stabilità dei prezzi, in aumento i cachi, broccoli e zucchine in diminuzione radicchio e cicorial

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 18 ottobre 2021. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 18 ottobre in PDF cliccando qui

Cachi: prezzi in aumento

Inversione di rotta per i prezzi dei cachi, complice una maggiore domanda a fronte di una buona disponibilità di prodotto. Quotazioni elevate anche rispetto la media del periodo.

Carote: prezzi sostanzialmente stabili

Prezzi stabili per le carote su livelli superiori alla media del periodo. Trend questo determinato da una minore disponibilità di prodotto.

Castagne: prezzi in lieve aumento

Cenni di aumento per i prezzi delle castagne la cui campagna è entrata nel vivo. In crescita i quantitativi disponibili con diverse pezzature. Sul fronte dei consumi, la domanda tende ad aumentare col calare delle temperature.

Cavoli broccoli: prezzi in aumento

Con l’avanzare dell’autunno stanno crescendo sia i quantitativi disponibili dei cavoli broccoli che la domanda. In crescita anche il livello qualitativo.

Cicoria: prezzi in leggero calo

I prezzi della cicoria evidenziano lievi flessioni nella maggior parte delle piazze. Si delineano maggiori quantitativi di prodotto, con prime partite di puntarelle nel mercato di Roma, la domanda delle quali risulta alta in quanto molto richieste soprattutto dal settore Horeca del Lazio.

Pere: prezzi stabili

La campagna delle pere di origine nazionale è caratterizzata da una disponibilità limitata di prodotto per effetto dei problemi avuti alle colture, fattore che sta dettando un livello molto alto delle quotazioni, soprattutto per le varietà abate e decana. Questa situazione ha incentivato le importazioni di prodotto proveniente dalla Spagna e dall’Olanda, con prezzi di molto inferiori a quello nazionale ma che non suscitano altrettanto interesse da parte dei consumatori.

Radicchio: prezzi in calo

I prezzi del radicchio stanno tornando su livelli medio bassi tipici del periodo per effetto dell’arrivo di alti quantitativi di prodotti da diverse zone di coltura. In entrata anche le prime partite di radicchio tardivo del veneto, seppur non statisticamente significative, richiesto principalmente dalla settore della ristorazione.

Susine: prezzi in aumento

Sono presenti ormai solo varietà tardive come l’Angeleno nazionale e la varietà Stanley proveniente principalmente dalla Slovenia. La domanda si attesta su livelli tipici del periodo a fronte di un calo della disponibilità dovuto alla fine della campagna delle altre varietà.

Uva da tavola: prezzi in leggero aumento

Volge al termine la campagna dell’uva bianca vittoria. Buona la disponibilità e la domanda di uva Italia, con qualche partita di qualità extra. In lieve calo le varietà nere e rosata come l’uva fragola e la rosata red globe per effetto dello spostamento della richiesta verso le varietà bianca.

Zucche: prezzi in lieve aumento

In corrispondenza dell’autunno e del calo delle temperature sta aumentando la richiesta per le zucche, tipica del periodo. Fattore questo che, congiuntamente ad una disponibilità non ancora alta come per la varietà Betternut, ha determinato un lieve aumento dei prezzi.

 Zucchine: prezzi in aumento

Col calare delle temperature si registra un forte aumento delle quotazioni per le zucchine data la difficoltà nella coltivazione, fattore che ha determinato una minore disponibilità di prodotto nei mercati. Su base tendenziale, le quotazioni restano inferiori però rispetto l’anno precedente. È presente prodotto principalmente proveniente da colture in serra.

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