Partita la stagione melicola 2023-24 per il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta: si stima una produzione totale (integrata e biologica) di 340 mila tonnellate, il 10% in più della produzione totale 2022-23. Attese positive sul livello qualitativo grazie a un’estate meno calda e secca rispetto all’anno scorso.
Per il prodotto biologico si prospetta una raccolta record di 52 mila tonnellate, circa il 20% del prodotto totale. Sul prodotto bio c’è un ritorno di dati positivi, dopo la flessione del periodo Covid. “Sembra sia il tempo per una nuova inversione di tendenza: il quadro economico è migliorato rispetto allo scorso anno e in tutta Europa i magazzini di mele biologiche sono vuoti” afferma Kurt Ratschiller, direttore commerciale di Vip.
Il calendario e il successo delle club
Allo sviluppo delle varietà club è diretta la parte più consistente degli investimenti. “Oggi ben il 15% delle mele di Vip è club e con le nostre mele club siamo oggi in grado di coprire non solo il mercato italiano, ma anche quello estero, per 12 mesi”.
È club la mela che ha aperto la stagione, SweeTango, la mela “che sa d’estate”. “La campagna tv è ripartita con successo, e da inizio stagione abbiamo già venduto 660 tonnellate di queste mele”. Quasi parallelamente è partita la campagna della Gala: “Anche per questa varietà, caratteristiche organolettiche positive, in quanto a calibro, colore e gusto”. Il 22 settembre sarà il turno della Red Delicious e, pochi giorni dopo, arriveranno sui punti di vendita anche le mele club Kanzi e Ambrosia. Le Golden Delicious della nuova stagione, le regine delle mele della Val Venosta che da sola coprono il mercato 12 mesi all’anno, saranno pronte a inizio ottobre.
Export, cambiano i gusti
Mutano anche i mercati esteri e occorre una segmentazione sempre più in profondità, con analisi di mercato che tengano conto di molteplici fattori. Non è più scontato, per esempio, associare i Paesi del Nord Europa a mele più acidule e i Paesi mediterranei a mele più dolci. “Le migrazioni hanno influenzato le preferenze gustative dei Paesi. In Belgio da qualche anno vendiamo bene anche la nostra Red Delicious, a causa dei consumatori di origine araba e nordafricana presenti lì”.