#vocidellortofrutta, Pallottini (Italmercati): “Nessuna speculazione sui prezzi ortofrutticoli”

Il presidente della rete dei principali mercati all'ingrosso italiani risponde al Codacons che aveva denunciato rincari anomali. “Stiamo criminalizzando l’ortofrutta che ha prezzi medi bassi rispetto al lavoro profuso e al rischio”

“Parlare di speculazione perché un articolo è aumentato di 10-15 centesimi mi sembra francamante ridicolo. Stiamo criminalizzando l’ortofrutta che ha prezzi medi troppo bassi rispetto al lavoro profuso e al rischio. Senza dimenticare che ci sono prodotti che hanno avuto riduzioni importanti, come le fragole, asparagi, carciofi”. Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, risponde al Codacons che aveva denunciato rincari anomali nei mercati all’ingrosso. Ma mette in guardia sulla mancanza di manodopera per la raccolta estiva. “Qualche impatto sui costi poterebbe esserci. Tra i prodotti più a rischio, orticole, insalate, e soprattutto Drupacee”.

Presidente, come stanno andando accessi e movimentazione volumi nei principali mercati ortofrutticoli all’ingrosso?

C’è stato un momento iniziale, quello della fase critica, di grande difficoltà poi le cose si sono assestate. Le situazioni sono un po’ diverse. I mercati che hanno più rapporti con il dettaglio tradizionale o hanno lavorato con la Gdo hanno avuto una fase positiva e stanno andando bene; soffrono un po’ di più quelli che hanno rapporti con l’estero e le altre merceologie. Complessivamente i mercati agroalimentari hanno retto. E hanno dato prova di vitalità e utilità pubblica importante.

Il direttore generale di Sogemi ha detto che non si aspetta grandi balzi dei numeri con le prime aperture all’Horeca.

Sto monitorando giorno per giorno: l’Horeca nella formula attuale sposta molto poco. Qualche operatore mi dice che comincia ad affacciarsi qualche operatore, ma parliamo di piccoli lotti. Però questa crisi dell’Horeca è stata compensata dalla crescita del dettaglio tradizionale e della gdo.

Il Codacons ha denunciato listini all’ingrosso in forte rialzo: secondo i dati dell’associazione sarebbero raddoppiati i prezzi di broccoli e finocchi, cavoli +80%, carote +75%, carciofi +50%. C’è o non c’è speculazione sui prezzi ai mercati all’ingrosso?

I rialzi dei prezzi ortofrutticoli denunciati dal Codacons
I rialzi dei prezzi ortofrutticoli segnalati dal Codacons

Chi è addetto ai lavori sa bene come stanno le cose. E io ho fatto un po’ questa cosa pittoresca di andare al mercato all’ingrosso dell’ortofrutta di mercato di Roma  a raccontarle. Parlare di speculazione perché un articolo è aumentato di 10-15 centesimi mi sembra francamante ridicolo. Stiamo criminalizzando l’ortofrutta che ha prezzi medi troppo bassi rispetto al lavoro profuso, al rischio. Ho fatto fare delle simulazioni e se consideriamo altri periodi vengono fuori risultati diversi e tutto cambia a seconda di come guardiamo. È una verità relativa.

La speculazione è molto complicata: è raro che ci sia. Fare il confronto sulle arance ha poco senso, per esempio. Ad aprile la stagione è finita e siccome il Coronavirus ha aumentato la richiesta di vitamina C, chi ha ancora il prodotto è normale che lo venda a prezzo più caro. Diciamo poi che alcuni hanno anche avuto riduzioni. Nel mese di marzo e inizio aprile avevamo carciofi e fragole con quotazioni più basse rispetto allo scorso anno, gli stessi asparagi. Sono alimenti per cui la ristorazione la fa un po’ da padrona. Certo lungo la filiera può succedere che qualcuno ne approfitti.

Quali prodotti hanno oggi il maggiore incremento?

Con  la Borsa Merci Telematica ogni settimana facciamo la rubrica la borsa della spesa (Fresh Point ne dà  conto ogni martedì, ndr). Questa settimana c’erano diversi prodotti convenienti, asparagi, bietole, pomodori. Meno la frutta, perché siamo in una fase di passaggio. Sono ancora convenienti le mele, ma siamo a fine campagna. Sono un po’ più care le prime albicocche, pesche, ciliegie. Poi i primi meloni della Sicilia.

Alcune aziende hanno raccontato di un rischio speculazione sui prezzi in vista della raccolta estiva, a causa della possibile mancanza di manodopera. 

Parlando con alcune rappresentanti di OP di grande cooperative, la questione comincia a essere motivo di preoccupazione: non hanno personale e quello che trovano non ha competenze  e dunque ha produttività più bassa. Qualche impatto sui costi potrebbe esserci. Per i prodotti più a rischio penso alle orticole, insalate, e soprattutto Drupacee.

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