Il clima caldo ha inciso sui prezzi dei vegetali freschi che a febbraio sono scesi del 7,3 % rispetto allo scorso anno. Lo rileva un’analisi della Coldiretti sui dati Istat.
Anticipata la raccolta di fave, fragole e asparagi
Inverno caldo e senza precipitazioni, allarme siccità nelle campagne e il rischio che in futuro si possa verificare una minore disponibilità di verdure offerte ai consumatori: è il quadro descritto dalla maggiore associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana.
“Sui banchi – ha sottolinea Coldiretti – sono arrivate con oltre un mese di anticipo le primizie, con la raccolta delle fave nel Lazio avviata molto prima del tradizionale appuntamento del primo maggio, ma anche l’arrivo delle fragole in Puglia e dei primi asparagi in Veneto.
Sconvolgimenti – ha aggiunto – si sono verificati anche per la verdura di stagione con i cicli di produzione che si sono sovrapposti. Il risultato sono i bassi prezzi pagati in campagna: in alcuni casi non consentono neppure di coprire i costi di produzione”.