Verde Intesa, con il progetto Gdo i ricavi aumentano di 7 milioni #vocidellortofrutta

La Op mantovana ha lanciato a inizio 2020 un servizio dedicato alla Grande distribuzione: fornitura diretta di molti prodotti garantita dodici mesi l’anno. E il fatturato è salito a 20 milioni, come racconta il direttore commerciale Andrea Rossi

Andrea Rossi, direttore commerciale dell'Op mantovana Verde Intesa
Andrea Rossi, direttore commerciale dell'Op Verde Intesa

Verde Intesa, organizzazione di produttori di Goito, in provincia di Mantova, è nata nel 2003: 70 aziende socie, 1600 ettari coltivati e 62 mila tonnellate di prodotti commercializzati. Il focus business sono gli ortaggi (80% della produzione), ma la novità è il lancio di un progetto rivolto alla Gdo  che ha permesso in un anno di far crescere il fatturato da 13 a 20 milioni di euro, come racconta il direttore commerciale Andrea Rossi.

In cosa consiste il progetto di Op Verde Intesa dedicato alla Gdo?

Insalate Verde Intesa
Coltivazioni a foglia in serra Verde Intesa

È nato a inizio 2020. Ci siamo focalizzati sulla fornitura diretta ai più grandi marchi distributivi italiani ed esteri, costituendo un ufficio commerciale ad hoc. La base della Op è formata da grandi produttori da pomodoro da industria e di ortaggi e produttori medio-piccoli di frutta, in gran parte biologica. Altro pilastro è la continuità di fornitura, dodici mesi l’anno, tranne piccole stagionalità. Parliamo di insalate, sedano, verze, cavolo cappuccio, radicchio Pan di zucchero, tanti prodotti.

Qual è il focus business?

Ortaggi duri e mondo insalate. Il pomodoro da industria ha meno peso per il progetto Gdo, ma incide sul fatturato e sviluppa quasi 9 milioni di euro.

Quali sono i prodotti più performanti in gdo?

Il bio, in particolare le insalate: rappresentiamo la più grande realtà privata per la produzione di insalate bio. Quest’anno come test abbiamo proposto anche zucchine, pomodori, kiwi e melagrane. I numeri sono in forte espansione. Il progetto Gdo ci porterà quest’anno 7 milioni di euro: nel 2020 chiudiamo intorno ai 20 milioni. Circa 1 milione lo facciamo con il bio.

Producete per la Mdd?

Incide per circa 1,5 milioni sui 7 della Gdo. Tra i clienti abbiamo  Aldi, iN’s discount.

È iniziata la raccolta del cavolo cappuccio e nero: l’aumento produttivo è del 20%  grazie all’ingresso di nuovi soci da Puglia e Abruzzo. Com’è la risposta in Gdo?

Cavoli a marchio Verde Intesa
Cavoli Verde Intesa

Sì, ma parliamo di numeri piccoli. Fanno parte di quegli ottanta articoli che sviluppano il 20% del fatturato.  La raccolta del cavolo cappuccio (bianco e viola), una prerogativa della Op, è iniziata da un mese. Attualmente arriva dalla Lombardia, per spostarsi poi lungo l’Italia, Puglia, Avezzano, e garantire i dodici mesi. Per alcuni clienti facciamo composizioni personalizzate.

Il cavolo nero lo produciamo solo in Puglia, la raccolta parte a breve: è un superfood, in Toscana è usato tantissimo ma ha preso piede anche nel Nord Italia anche grazie ai quartagammisti.  È una nicchia che va ad ampliare l’assortimento. Lo abbiamo in produzione per cinque mesi l‘anno, da fine novembre a maggio.

Quali disciplinari rispetta la Op?

Tutte le produzioni sono certificate Global Gap. Seguiamo i capitolati più restrittivi, come quelli di Lidl, Aldi, Esselunga. E siamo organizzati per rispondere alle richieste anche dei clienti esteri: serviamo molto la Francia, Germania. L’export incide per circa il 13%. All’estero facciamo il prodotto per quartagammisti come Bonduelle e lavoriamo tanto con Lidl.

Come vanno le produzioni di stagione?

Zucca a marchio Verde Intesa
Zucca Verde Intesa

Per la zucca è quasi terminata la raccolta: è partita bene con le produzioni in serra precoci, poi ha avuto una flessione delle quotazioni. Con i primi freddi dovrebbero sistemarsi.  Poi abbiamo verze, cavoli cappucci, radicchio Pan di zucchero, insalate, cicoria catalogna, coste, mele, pere, kiwi e melagrane bio.

Qual è l’impegno sul packaging?

A inizio anno abbiamo lanciato le confezioni vassoio in cartoncino o in plastica R-pet per i clienti sensibili all’ambiente che chiedono imballaggi sostenibili. Per i film usiamo il Pla biocompstabile e abbiamo lanciato nuove confezioni kiwi bio con 100% cartoncino riciclato.

Qual è alla fine il plus della Op?

Garantiamo le produzioni per dodici mesi l’anno grazie a produttori italiani che rispettano le stesse tecniche produttive: nel Nord Europa sono pre-requisiti prima ancora di parlare di caratteristiche di prodotto o prezzo. Poi una filiera cortissima. Quando andiamo a rinnovare i contratti con la Gdo i produttori vengono con noi a rotazione: assistono ai contatti e spiegano ai buyer come lavorano.

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