Ortaggi “Questo l’ho fatto io”, esordio positivo per le new-entry di Agribologna

Primi bilanci per fagiolini e insalata iceberg della linea di Agribologna. In rampa di lancio i mini peperoni dolci. Il vantaggio del packaging sostenibile

È partita a maggio e già si raccolgono i primi (positivi) risultati. Parliamo della rinnovata campagna di comunicazione per “Questo l’ho fatto io”, la linea di ortaggi di Agribologna ideata per dare al consumatore -grazie al volto del produttore sul pack- la garanzia di ciò che acquista.

“Per questa estate ci siamo concentrati su tre nuovi prodotti e un cavallo di battaglia, quale lo zucchino chiaro bolognese –dice il direttore commerciale, Massimiliano Moretti– Il fil-rouge che unisce la linea è sempre la stessa (massima cura del prodotto, proposto in packaging ecosostenibile, e massima attenzione all’ambiente, ndr), ma diciamo che abbiamo cambiato facce e prodotti”.

I fagiolini verdi di Santarcangelo di Romagna

È dalla Romagna, da Santarcangelo per la precisione, che ogni giorno arrivano 20-25 quintali di fagiolini “Questo l’ho fatto io” nei banchi della gdo di Emilia Romagna, Marche, Liguria e Lombardia. “La stagione è iniziata il 20 giugno e arriverà fino a ottobre –spiega Moretti– La prima particolarità di questa nuova referenza riguarda la scelta varietale, concentrata su Giulivo, una cultivar che dà risultati ottimali in quegli areali. Il prodotto, infatti, è di colore verde intenso, scuro ma brillante, e resta tenero e croccante. La seconda peculiarità riguarda la confezione (vassoi di cartone da 250 grammi o retine da 750, ndr) che permette di separare in modo agevole la plastica dalla carta e di riciclarle distintamente. E l’impiego della plastica è dimezzato grazie alla fascia di carta che avvolge la retina”.
I fagiolini confezionati rappresentano una scommessa vinta per Agribologna. “A un mese dall’avvio della campagna siamo soddisfatti. C’era l’incognita di entrare in un mercato dove è forte la mdd e non eravamo riconosciuti per il prodotto confezionato, ma stiamo rispettando le nostre previsioni”, osserva il manager.

Insalata iceberg

Anche l’insalata iceberg entra nella famiglia “Questo l’ho fatto io”.
Prodotta da maggio a ottobre tra Rimini e San Mauro Pascoli, in Romagna, garantisce le migliori caratteristiche: colore chiaro della foglia, cespo chiuso, compatto e pesante che dà croccantezza. “Stiamo lavorando con la varietà Edmoton –precisa Moretti– In tutto 4.500-5.000 quintali per tutta la stagione. Per noi la iceberg è un prodotto dalle vendite consolidate, che viene raccolto, confezionato e spedito dallo stesso produttore, riducendo al minimo la manipolazione e, al contrario, massimizzando la shelf life”.
Dopo un inizio caratterizzato dalla domanda superiore alla disponibilità, ora il mercato è in perfetto equilibrio. “La campagna procede bene, come ci aspettavamo –osserva Moretti- perché la iceberg è ancora un prodotto emergente, che continua a crescere in termini di penetrazione di mercato”. Anche in questo caso l’abito è di “Questo l’ho fatto io”, con il sacchetto in plastica riciclabile personalizzato da volto del socio produttore, zona di produzione e caratteristiche.

I minipeperoni dolci colorati

Siamo davanti a un ortaggio totalmente nuovo per noi, prodotto da un socio di Bologna che coltiva già il friggitello. Stiamo effettuando i primi stacchi proprio in questi giorni”, racconta Moretti che continua: “Si tratta di peperoni snack, da passeggio, ideali da consumare crudo, molto dolci (il grado Brix arriva a 8), croccanti e dalla buccia sottile e digeribile. Con un potenziale produttivo di 80-100 quintali pensiamo di coprire da adesso a tutto il mese di ottobre”.

Zucchine bianche bolognesi

Tra i prodotti di Agribologna più alto vendenti ci sono le tipiche zucchine bianche bolognesi. “Degli 80mila quintali che spediamo in Gdo circa 10mila sono della linea Questo l’ho fatto io. Da un paio di anni stiamo cercando di alternare la produzione tipicamente locale, che va da metà maggio a metà ottobre, con quella ottenuta in Sicilia, ad Agrigento. Le stesse caratteristiche –conclude Massimiliano Moretti– sono così proposte da novembre a fine marzo, quest’anno addirittura fino alla seconda metà di aprile”.

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