Melanzì, arriva la melanzana con la blockchain #vocidellortofrutta

Il brand di Ortonatura punta a offrire prodotti di filiera siciliana sempre più tracciati. E in gdo lancia un packaging innovativo per conquistare i bambini, come racconta Nuccia Alboni, responsabile amministrazione, vendite e marketing della cooperativa

Ortonatura (brand Melenzì) è un'azienda familiare
Ortonatura è un'azienda familiare

Dal 2003 la società cooperativa agricola Ortonatura, 6 milioni di fatturato, vuole offrire il meglio della filiera controllata siciliana, puntando soprattutto sulla melanzana, proposta in cinque varietà. Da questa esperienza è nato il nuovo brand, Melanzì. Ma si guarda al futuro, con la prima blockchain applicata a una melanzana e un packaging innovativo per conquistare i bambini, come racconta Nuccia Alboni responsabile amministrazione vendite e marketing della cooperativa.

Melanzì è un brand giovane ma già conosciuto anche all’estero.

Melanzana bianca a marchio Melanzì
Melanzana bianca Melanzì

All’estero arriva in Olanda, Germania, Francia e fino a Dubai. Il brand nasce dal 2020, ma alle spalle c’è l’esperienza trentennale del marchio Signora Melanzana. Facciamo sia fresco che trasformato di melanzane. Come società cooperativa contiamo su una decina di soci conferitori che producono secondo i nostri disciplinari. Produciamo cinque varietà di melanzana: la tonda nera, viola, striata, lunga striata e bianca. Poi  pomodorini di nicchia, peperone Sweet Palermo di Rijk Zwaan, cetrioli, zucchine.

Come sono coltivati i prodotti?

Seguiamo i principi della lotta integrata, usiamo tanti prodotti che si avvicinano al bio. Tutto in serra, fuori suolo, monitorato, con minimo impatto ambientale. L’idroponica sarebbe un costo maggiore: in Sicilia abbiamo luce e temperature, da gennaio abbiamo già i mandorli in fiore. Il clima e i tempi sono cambiati. Usiamo un sistema di raccolta dell’acqua piovana per irrigare i raccolti e pannelli fotovoltaici per alimentare l’azienda. Gli imballaggi sono totalmente riciclabili e realizzati con inchiostro non tossico.

Dove vengono distribuiti i vostri prodotti?

Peperone Sweet Palermo Melanzì
Peperone Sweet Palermo

Per il 90% serviamo i mercati ortofrutticoli all’ingrosso nazionali ed esteri. Abbiamo fatto questa scelta, anche se si fa fatica a inseguire i prezzi che cambiamo anche nell’arco della stessa giornata. In gdo siamo in Conad, Decò Sicilia-Gruppo Arena e Aldi con la melanzana. Ci chiedono anche lo Sweet Palermo.

Su cosa Ortonatura sta investendo?

Il nostro è un prodotto sicuro e tracciabile.  Come azienda stiamo partecipando al progetto pilota Road to quality. Saremo la prima azienda italiana a proporre una melanzana, tonda nel caso (si trova in alcune catene della gdo), con la blockchain. È un progetto che riunisce anche case sementiere e vivai. Abbiamo anche un magazzino 4.0, informatizzato e automatizzato: il prodotto è raccolto alla mattina e raggiunge i vari mercati tra le 24-48 ore.

C’è anche una novità sul packaging.

Il pack illustrato di Melanzì per la melanzana
Il pack illustrato di Melanzì

Sì, abbiamo cercato di avvicinarci ai bambini con un imballaggio in cartone riciclabile ricco di informazioni e alla gdo l’idea è piaciuta.  L’abbiamo applicata al peperone Sweet Palermo e alla melanzana. Per il primo c’è una ricetta raccontata e personalizzata che guarda ai più piccoli. Per la melanzana abbiamo creato un disegno di “melanzanopoli”, con frutta e ortaggi. Chiediamo ai bambini di colorarlo, inviarlo e gli corrispondiamo dei gadget.

C’è l’idea di ampliare le colture?

Questo è per noi il momento clou della nostra produzione.  Per il futuro stiamo pensando a qualcosa sul pomodoro: il progetto è per la prossima campagna. Vogliamo tornare a un prodotto che abbia il sapore di una volta: oggi non si riesce a garantirlo tutto l’anno. La melanzana, per scelta, la produciamo da ottobre fino a metà giugno per alcune varietà, come la tonda nera. Con il caldo diventa amara, perché arrivano i semi. Siamo i primi a togliere dal mercato, dal 20 maggio, le bianche  e striate, più dolci, perché cambiano sapore.

 

 

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