L’Orto di Eleonora: “Cresciamo con la pl” #vocidellortofrutta

Arriva a scaffale il Cuore di carciofo a marchio Origine Coop dopo il lancio con Conad Percorso Qualità. “La mdd dà respiro alla filiera in un periodo di criticità” racconta Salvatore Lotta, direttore commerciale della Op agricola Campidanese

La novità pl, Cuore di carciofo, dell'Orto di Eleonora a marchio Coop
La novità pl dell'Orto di Eleonora a marchio Coop

I rincari mangiano i guadagni e ritardano la presentazione dei progetti più ambiziosi, come quello del carciofo a residuo zero. La pl è in questo momento un’ancora, perché dà certezza alla filiera. Salvatore Lotta, direttore commerciale della Op agricola Campidanese, nota per il marchio L’Orto di Eleonora, spiega i nuovi lanci prodotti per Coop e Conad.

La novità è il lancio del Cuore di carciofo a mdd Origine di Coop.

Salvatore Lotta (L'Orto di Eleonora)
Salvatore Lotta

Sarà disponibile dalla prossima settimana nei punti di vendita di Coop Nord-Ovest e potrebbe rimanere fino a tutto maggio. Un prodotto di prima gamma evoluta. Lo stesso lo abbiamo proposto anche con il marchio Conad Percorso Qualità: è già in commercio da circa un mese. Stiamo lavorando per andare avanti con il marchio Gavina con Coop; per Conad produciamo anche le carote e pensiamo di essere co-packer anche per le patate, pomodori e altro.

State puntando sulla pl?

Cuore di carciofo Orto di Eleonora a marchio Conad
Cuore di carciofo a marchio Conad

Oggi con la pl stiamo crescendo, siamo intorno al 15% del fatturato. Molti si stanno orientando a fare prodotti a marchio del distributore e noi stiamo lavorando in questa direzione. Con la pl significa che i produttori scelti devono stare a determinare regole: controllati, certificati e fare le cose in una determinata maniera. Già questo è un minimo di eticità a livello di costi. Poi si fanno dei programmi: si parte da un costo di produzione e si cerca di tenere i prezzi in modo che tutta la filiera poi “respiri”. C’è una marginalità giusta.

La situazione dei rincari, logistica e materie prime, sta diventando insostenibile per molte aziende.

Situazione difficile: l’energia ha costi allucinanti. Plastica e cartone idem.  Poi i costi della produzione, i concimi sono andati alle stelle con prezzi anche triplicati, difficile trovare pezzi di ricambi per i trattori, quasi introvabile è l’urea. I consumatori comprano meno, una recessione è in atto.

Come sta andando la raccolta del carciofo?

Stiamo lavorando a un 70% della nostra potenzialità. A gennaio è aumentata un po’ la disponibilità del prodotto, è da quasi un mese che non piove e i terreni si stanno asciugando. È vero che ha iniziato a fare un po’ di freddo e c’è stata qualche gelata. A livello nazionale c’è un 50% in meno di prodotto: hanno grossi problemi anche in Spagna e arriva poco prodotto da Egitto e Tunisia.

Cosa porterete avanti dei programmi prefissati?

Abbiamo bloccato molti progetti programmati: stiamo rivedendo i piani produttivi. Faremo cose mirate portando avanti programmi con clienti che ci confermano di volere il nostro prodotto. La pl è un programma fatto ed è un po’ un’ancora. I clienti che non fanno programmi per avere mani libere saranno quelli che poi rischiano di non avere il prodotto.

 

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