Lombardia Gerunda, il nuovo brand del chilometro zero lombardo #vocidellortofrutta

Il marchio Lombardia Gerunda riunisce una ventina di aziende agricole e guarda al futuro con grande ambizione di crescita, come spiega Gianluigi Cugini, direttore generale di Cedior, azienda che con oltre 70 anni di esperienza nel settore garantisce, seleziona, confeziona e distribuisce i migliori prodotti ortofrutticoli

Gianluigi Cugini, project manager di Lombardia Gerunda e alla guida di Cedior, con i fratelli
Gianluigi Cugini, project manager di Lombardia Gerunda

Gianluigi Cugini, con i suoi tre fratelli, è alla guida di Cedior, azienda punto di riferimento come fornitore attento e puntuale della grande distribuzione. Gianluigi è anche l’ideatore e project manager di Lombardia Gerunda, il nuovo brand che riunisce le aziende agricole del territorio lombardo, per un prodotto a km zero, già distribuito in diverse catene di supermercati.

Parliamo di Cedior.

Un’azienda familiare con oltre 70 anni di storia ed esperienza agricola che seleziona, confeziona e distribuisce prodotti ortofrutticoli garantiti in termini di freschezza e qualità. Cedior si è evoluta nel tempo: dalla distribuzione di prodotti locali della Lombardia, la vocazione da trader ci ha portati a operare con prodotti provenienti da tutto il territorio nazionale e da quello europeo. Negli ultimi 20 anni un consolidamento importante delle nostre attività ci ha resi partner stabili e fidati della grande distribuzione.

Perché Lombardia Gerunda, qual è la mission?

Rucola a marchio Lombardia Gerunda
Rucola Lombardia Gerunda

Partiamo dalle origini. Il nome si riferisce a una doppia indicazione geografica: Gerunda deriva dal lago Gerundo che, secondo la tradizione, in età preistorica esisteva in un’area della Lombardia tra Adda e Serio. Questo nome è stato scelto per identificare i territori dove risiedono gran parte dei produttori che, fin da subito, hanno aderito al progetto.

Con Lombardia Gerunda abbiamo il grande obiettivo di rivalorizzare il territorio lombardo, riportando in vita la biodiversità e le tradizioni di un tempo, restituendo redditività e lavoro in quei luoghi oggi abitati da colture estensive, per distribuire prodotti a Km 0.

A oggi annoveriamo una ventina di aziende agricole, dal Mantovano al Piacentino, passando per le zone del Bergamasco, del Lodigiano, fino a quelle del Bresciano e del Milanese. Tutte le aziende agricole che hanno trovato una visione comune nel progetto, vi hanno anche aderito anche formalmente, condividendo i disciplinari per l’attività produttiva e partecipando alla programmazione agricola, per una produzione controllata e che soddisfi tutte le esigenze di acquisto. Vogliamo rafforzare il brand perché sia riconoscibile dal consumatore lombardo e abbia garanzie sul prodotto locale.

Qual è il core business?

Stiamo operando per diventare una Op, quest’anno l’obiettivo è consolidare i numeri affinché già dalla prossima campagna questa nuova connotazione sia operabile. Sotto questo unico cappello ci proponiamo di fornire un paniere di prodotti variegato, a oggi ne contiamo, in circa 200 ettari dedicati, tra pieno campo e serra, 45-47, soprattutto orticole: pomodori, zucchine, melanzane, brassiche, zucche, insalate del Bresciano e Mantovano, sedano, coste, catalogne, erbette, prezzemolo. Abbiamo anche frutta, come meloni, angurie del Mantovano, pere, pesche.

Producete anche in indoor farming?

In questo momento ci stiamo focalizzando sulla crescita del business. Il progetto è partito l’anno scorso e siamo già entrati in diverse catene di supermercati lombardi, tra cui Metro, Iperal e MD, con insalate, catalogne, zucchine bianche, tonde e verdi.
Ma alcuni agricoltori che si sono aggregati quest’anno stanno sperimentando pomodori in idroponica: ci stiamo muovendo anche in questa direzione.

Quali disciplinari rispettate?

Zucchine chiare a marchio Lombardia Gerunda
Zucchine chiare Lombardia Gerunda

Nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità distribuiamo prodotti derivanti da agricoltura convenzionale secondo i protocolli della Regione Lombardia. Abbiamo anche fatto richiesta perle certificazioni Global Gap e Ifs. Il bio, invece, non rientra ancora tra le nostre produzioni.

Quale packaging viene utilizzato?

Il confezionamento avviene già con assortimenti personalizzati in easy pack, in cui vengono impiegati soltanto 4 grammi di plastica. Mentre i vassoi sono esclusivamente realizzati in cartone.
Speriamo in un futuro in cui anche la distribuzione possa supportarci verso materiali ancora più sostenibili, come il pla o qualcosa di ancora più attento alla salute del nostro pianeta.

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