Il legno utilizzato in ottica circolare per gli imballaggi ora ha un nuovo sigillo internazionale, Ecowoox. Il marchio di certificazione europeo, che garantisce la completa riciclabilità dell’imballaggio in legno, è un’iniziativa di Fedemco, che l’ha presentato a Fruit Attraction 2023.
Il sigillo anticipa le nuove direttive Ue
L’impronta di carbonio del legno è negativa, poiché le foreste sostenibili da cui si ricava il legno assorbono più C02 di quanto venga emesso durante la produzione.
“L’imballaggio in legno è il più sostenibile sul mercato. Questo fatto è ancora sconosciuto a molte aziende e alla maggior parte dei consumatori oggi -afferma Raquel Aguado, nuova direttrice di Fedemco, la federazione spagnola per l’imballaggio in legno e i suoi componenti che riunisce 66 aziende e membro fondatore dell’associazione europea Grow International -. Vogliamo fornire ai consumatori uno strumento per riconoscere questi imballaggi e fare scelte di consumo responsabili. E che le aziende orientate alla sostenibilità utilizzino questa certificazione come elemento differenziante”.
Il marchio, basato sulle norme Une, anticipa le nuove normative europee sull’ecodesign, la riciclabilità e la valorizzazione economica dell’imballaggio. E certifica la completa riciclabilità di ciascun componente, garantendo un risparmio massimo di materia prima e che l’imballaggio sia stato prodotto utilizzando la quantità minima di materiale possibile senza comprometterne la funzione. “Questo sigillo risponde a una necessità di mercato a livello internazionale. Diverse aziende hanno mostrato interesse nell’ottenere la certificazione e il nostro obiettivo è che questa iniziativa cresca a livello globale”.
Il legno è più green: lo dice il primo studio sull’analisi del ciclo di vita
L’imballaggio in legno ha un importante vantaggio ambientale e un’impronta idrica che è praticamente zero. Recentemente L’Osservatorio delle emissioni di gas serra dell’Universitat Politècnica de València ha pubblicato l’analisi del ciclo di vita dell’imballaggio in legno, uno studio commissionato da Asyfe (Associazione dei segatori e dei produttori di imballaggi in legno).
La ricerca si è concentrata sugli imballaggi per frutta e verdura e ha analizzato per la prima volta l’intero ciclo di vita dell’imballaggio in legno, come si suol dire dalla culla alla tomba. Il rapporto ha preso in considerazione tutte le fasi della lavorazione industriale della materia prima, compresa la logistica, fino alla gestione dei rifiuti generati nel processo.
“Un m3 di legno immagazzina circa una tonnellata di CO2 e rilascia 700 kg di ossigeno. Il settore dell’imballaggio in legno promuove una gestione forestale sostenibile attraverso, che aiuta a prevenire i grandi incendi boschivi, uno dei principali emettitori di CO2 a livello mondiale”.
