I benefici del packaging in cartone Attivo su lamponi e ciliegie

I risultati dei test condotti su prodotti ortofrutticoli presenti nel cartone ondulato Attivo di Bestack

Sono stati i lamponi di Sant’Orsola e le ciliegie Orchidea al centro del nuovo test sui benefici, in termini antispreco e shelf life, degli imballaggi in cartone ondulato di Bestack.

I test sono stati condotti dal dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (Distal) dell’Università di Bologna. In entrambi i casi è stata analizzata anche la percezione del consumatore e l’impatto sui comportamenti di acquisto e sulle dinamiche commerciali.

Gli antimicrobici naturali contenuti nel cartone Attivo -sottolinea il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata – consentono di disinfettare la superficie degli imballaggi, ridurre le cariche batteriche anche patogene e aumentare la sicurezza alimentare: elemento, quest’ultimo, che di questi tempi risulta di grande attualità. In secondo luogo consentono di rallentare i processi di maturazione e senescenza di lamponi e ciliegie, dando al prodotto una vita di scaffale superiore di oltre un giorno in entrambi i casi e differenziali di scarto consistenti”.

Spreco ridotto del 6,25% per i lamponi nel packaging Attivo Bestack

In due mesi, da aprile a maggio 2018, il panel test che ha coinvolto 30 persone, per un totale di 240 interviste. I lamponi confezionati nell’imballaggio Attivo, rispetto a quelli nell’imballaggio in cartone tradizionale, risultano più freschi e hanno in generale un aspetto migliore, un profumo migliore e un gusto migliore.

Ma soprattutto, se confezionati in imballaggio Attivo, i lamponi hanno meno possibilità di finire nella spazzatura perché sovra maturi: lo spreco si riduce infatti del 6,25%. Con queste caratteristiche, il prodotto ha anche un potenziale posizionamento di prezzo maggiore: oltre l’85% dei soggetti intervistati, infatti, sarebbe disposto a riconoscere ai lamponi confezionati da quattro giorni in packaging Attivo un prezzo superiore dell’11% e oltre rispetto a quelli confezionati per lo stesso periodo in imballaggio tradizionale.

Scarto ridotto del 10,5% se le ciliegie sono nel cartone Attivo

Per le ciliegie sono stati coinvolti 30 consumatori, per un totale di 180 interviste. Sono stati fatti sia test a magazzino (nello stabilimento a Rutigliano, Bari) per valutare la riduzione degli scarti, sia panel test per analizzare la percezione del consumatore.

Durante il test visivo in magazzino è emerso che, dopo quattro giorni dal confezionamento, lo scarto di ciliegie si riduce del 10,5% per il prodotto confezionato in cartone Attivo rispetto a quello confezionato in cartone tradizionale.

In un confronto con le cassette in plastica a sponde abbattibili, il beneficio del cartone Attivo è ancora più evidente: lo spreco di ciliegie si riduce infatti del 12,4%.

Il prodotto conservato nell’imballaggio Attivo, rispetto a quello confezionato nel cartone tradizionale, ha un aspetto generale migliore ed è il campione preferito per il 59% degli intervistati dopo 4 giorni e per 70% dopo 7 giorni.

Infine lo scarto si riduce da 1 a 3 cestini se la padella è in cartone Attivo. Questo con un beneficio stimato per il produttore dai 2 ai 6 euro, perfino doppio guardando al distributore.

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