Insalate in IV gamma: come intercettare i consumatori nella nuova fase

I pareri di Andrea Battagliola (La Linea Verde) e Simone Zerbinati sulle azioni da intraprendere per far tornare a crescere un settore in piena forma pre lockdown e che ora soffre per lenta ripresa del canale Horeca e la difficoltà di programmazione

La Piana del Sele è tra le maggiori aree europee di produzione per insalata di quarta gamma
Le vendite di insalate in busta hanno ripreso a correre

Le abitudini di acquisto mutate, la prevalenza di consumo dentro le mura domestiche e la mancata ricerca di servizio nei prodotti dei banco frigo dei supermercati hanno ridotto l’acquisto di insalate in IV gamma durante il periodo di lockdown. Ma i prodotti ready to eat continuano a soffrire nella fase2, anche per via del prosieguo della tipologia di lavoro in smartworking, che vede in prima linea tutta quella fascia di consumatori “da ufficio”, principale target di insalate arricchite.

Se in ambito retail la fase 2 sta rappresentando un recupero sui volumi, la preoccupazione è focalizzata sulla ripresa lenta e graduale del canale Horeca, che lascia sul campo molti interrogativi. A questo si aggiunge l’aggravio dei costi fissi che le aziende hanno dovuto affrontare per mettere in sicurezza le produzione e una difficoltà nella programmazione delle forniture da parte delle aziende agricole della filiera.

Le impressioni di La Linea Verde e Zerbinati, aderenti a Gruppo IV Gamma Uif

Le imprese associate al Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food si interrogano così sull’attuale situazione post Covid-19, anche per mettere in campo le giuste strategie per affrontare questa nuova fase.

Andrea Battagliola, direttore generale della Linea Verde
Andrea Battagliola, direttore generale La Linea Verde

“Gli adeguamenti alle direttive del Governo -dice Andrea Battagliola, direttore generale La Linea Verde-, hanno richiesto a tutti noi un enorme sforzo, anche economico. Ovviamente è stato fatto con grande senso di responsabilità, allo scopo di garantire una continuità di approvvigionamento dei prodotti freschi presso i punti vendita della grande distribuzione. Tutto ciò senza rinunciare agli elevati standard qualitativi ai quali siamo abituati. Purtroppo, i risultati di questi mesi non sono positivi, per questo credo possa essere importante avviare una riflessione tra gli attori della filiera per capire come riavvicinare i consumatori alla IV gamma”.

Simone Zerbinati, attuale direttore generale di Zerbinati
Il direttore generale Simone Zerbinati

Durante l’emergenza – afferma Simone Zerbinati, direttore generale dell’omonima azienda- i prodotti di IV gamma hanno subito una flessione, dettata sicuramente dal fatto che si tratta di referenze a shelf life limitata e che i consumatori hanno ridotto gli acquisti di prodotti a “servizio”. Credo che, oggi più che mai, bisogna avere la capacità di guidare un cambiamento positivo, che possa trasformare le difficoltà in nuove opportunità. L’emergenza può aver portato, anche solo temporaneamente, un cambio dei consumi. Bisogna provare ad intercettare e anticipare le esigenze dei consumatori così da poter accelerare una ripresa nei volumi”.

Nonostante la situazione sia tuttora delicata, tutte le imprese associate a Unione Italiana Food IV Gamma guardano al futuro del settore, con l’obiettivo di aumentare ancora di più la sicurezza alimentare, e confidando che la sempre collaborativa relazione tra industria agroalimentare e distribuzione possa proseguire, ognuno consapevole dell’importanza dei reciproci ruoli per garantire la presenza dei prodotti di IV gamma sui punti vendita e nelle case dei consumatori.

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