Arriva dai Paesi Bassi una tecnologia innovativa che permetterà di realizzare delle serre per la coltivazione orticola in grado di risparmiare fino al 90% del consumo energetico.
La ricerca. La prima serra ad alto risparmio energetico è frutto di un progetto di ricerca chiamato Zineg, e porta la firma dell’azienda olandese Debets Schalke. Sarà grande un acro e sarà installata nel 2015 presso gli impianti austriaci della Pöppelmann, azienda specializzata nella coltivazione di piante da aiuola e in vaso, che è stata partner del progetto di ricerca.
«La produzione in serra a basso consumo energetico – spiega Wolfgang Graf, dell’associazione tedesca per la tecnologia e strutture in agricoltura – è possibile sia in senso agronomico che economico. Il progetto Ha dimostrato infatti che questo tipo di serra è in grado di ridurre fino al 90% i costi energetici senza influenzare la coltura della pianta».
La struttura. Questa nuova tecnologia – che ha vinto, nel 2014, il Sustainability Award tedesco per l’efficienza energetica – permette diverse combinazioni tra strutture di vetro e appositi schermi resistenti al calore di modo da garantire risparmi energetici tra il 70 e il 90% rispetto alle tradizionali serre a vetro singolo normalmente usate nella cultura delle piante ornamentali e degli ortaggi.
Per la creazione del nuovo blocco “green” presso gli stabilimenti Pöppelmann, non è stato necessario implementare l’impianto caldaia esistente. La nuova struttura, realizzata accanto a quelle già esistenti, è dotata di pareti perimetrali di vetro resistente al calore. Il tetto è realizzato con un vetro speciale e schermato che impedisce la dispersione energetica. Anche le giunture della struttura di serra sono progettate per evitare dispersione e tarare il consumo energetico sul reale fabbisogno della serra.
