Conserve Italia, parte la campagna 2020 del mais dolce

Superfici coltivate in aumento del 6% per una produzione di oltre 40 mila tonnellate

Conserve italia produce annualmente 55 milioni, tra scatole e vasetti, di mais dolce, in diversi formati
Conserve italia produce annualmente 55 milioni, tra scatole e vasetti, di mais dolce

Al via la campagna 2020 del mais dolce (durerà fino oltre la metà di settembre) di Conserve Italia, la più importante filiera 100% italiana del mais. Quest’anno le superfici coltivate sono in aumento del 6% per una produzione di oltre 40 mila tonnellate.

Una filiera 100% italiana: ogni anno prodotti 55 milioni di scatole e vasetti in diversi formati per il canale retail e foodservice

La coltivazione del mais avviene prevalentemente in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto
La coltivazione del mais avviene prevalentemente in Emilia-Romagna

La filiera del mais di Conserve Italia è 100% italiana e prodotta esclusivamente dagli agricoltori soci. La coltivazione si concentra per il 57% in Emilia-Romagna (soprattutto nelle provincie di Piacenza e Ferrara), per il 38% in Lombardia (in primis negli areali di Cremona, Lodi e Bergamo), con una piccola quota del 5% in Veneto.

“Sono 2.750 gli ettari di mais dolce programmati quest’anno, in aumento del 6% rispetto all’anno scorso – spiega Daniele Piva, direttore produzioni agricole di Conserve Italia -. Ci aspettiamo circa 40.500 tonnellate di materia prima in arrivo allo stabilimento di Alseno, in provincia di Piacenza, dove produciamo in media 55 milioni tra scatole e vasetti in diversi formati di mais dolce all’anno”.

“La materia prima che arriva in stabilimento viene lavorata in 5 linee produttive capaci di realizzare prodotti per differenti formati, sia per il canale retail che per il foodservice – sottolinea il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti -. Registriamo buone performance con il marchio Valfrutta che incrementa la propria quota di mercato. La qualità delle produzioni e l’ampia gamma di formati ci consentono di rispondere al meglio alle esigenze delle diverse fasce di consumatori. Quest’anno -fa notare- dovremo confrontarci con un significativo aumento dei costi produttivi a carico dell’Azienda per ottemperare a tutte le norme scaturite dall’emergenza sanitaria”.

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