Il Parlamento Ue vota limiti precisi per le commissioni interbancarie

Il Parlamento europeo ha compiuto ieri un primo passo per ridurre le commissioni per gli acquisti con carte di credito che, secondo i dati della Commissione Ue, costano ai dettaglianti del Vecchio Continente oltre  10 miliardi di euro ogni anno . Il punto dolente è che, in molti casi, queste spese non sono trasparenti e non sono soggette alle decisioni delle autorità nazionali garanti della concorrenza. Di fatto queste commissioni sono addebitate dalle banche appartenenti a sistemi di carte come Visa e MasterCard , che insieme controllano buona parte del mercato . I rivenditori oggi sopportano queste spese per ogni transazione effettuata dai clienti attraverso le carte di pagamento. Proprio ieri l’Econ, la commissione economica del Parlamento europeo (ECON) ha deciso di porre rimedio a questa situazione e di istituire dei limiti precisi alle commissioni interbancarie. In particolare, per le transazioni con carta di credito il limite è stato fissato al 0,3% del valore della transazione, mentre per quelle con carte di debito la soglia è stata stabilita fino a un massimo di 7 centesimi di euro , oppure lo 0,2% del valore della transazione.

Soddisfazione per il voto dell’Econ è stata espressa da Federdistribuzione. “Porre limiti precisi alle commissioni interbancarie rappresenta uno stimolo in più allo sviluppo dei pagamenti elettronici, un elemento fondamentale nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, e un’opportunità per i consumatori – ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione. Questo voto è un primo passo, ma auspichiamo un rapido iter di approvazione da parte delle istituzioni europee”.

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