Digitalizzare la gestione produttiva del kiwi grazie allo sviluppo di un sistema di supporto decisionale (Dss-Kiwi) interamente dedicato alla coltura. È nato Quality Kiwi, un progetto promosso da Apofruit Italia, con il contributo di Ri.Nova, del Crea e di partner scientifici e tecnologici, che punta a garantire un una produzione più sostenibile, tracciata e di alta qualità grazie a strumenti di agricoltura 4.0.
Un supporto decisionale per la gestione dell’irrigazione, fertilizzazione, difesa fitosanitaria
“Dss-Kiwi è una piattaforma evoluta che integra dati agro-meteorologici, sensori in campo, modelli previsionali e protocolli tecnici in un unico ambiente digitale -spiega Andrea Grassi, direttore innovazione e sviluppo di Apofruit-. Pensato per rispondere alle esigenze pratiche degli agricoltori e delle Organizzazioni di produttori, il sistema offrirà supporto decisionale per la gestione dell’irrigazione, della fertilizzazione, della difesa fitosanitaria e della qualità del frutto, fino alla tracciabilità del lotto.
Il nostro obiettivo è trasferire strumenti concreti alle aziende agricole per affrontare le principali avversità che affliggono i produttori di kiwi, dalla moria delle piante al Psa, alle sfide climatiche, oltre a migliorare la qualità della produzione e aumentare la sostenibilità ambientale. Con Quality Kiwi vogliamo rendere disponibili soluzioni tecnologiche avanzate, ma allo stesso tempo semplici da usare e adattabili alle reali condizioni del campo”.
Il progetto, che coinvolge anche l’ufficio tecnico ad elevata specializzazione di Apofruit ad Aprilia (Lt), prevede l’installazione di sensori per il monitoraggio del suolo, l’uso di immagini satellitari e sistemi di supporto per la gestione irrigua e nutrizionale. In parallelo, saranno sviluppati modelli per il controllo delle principali avversità, con particolare attenzione anche alla moria delle piante.
“Il progetto punta anche a misurare e migliorare l’impatto ambientale delle produzioni, attraverso l’integrazione di indicatori di sostenibilità e l’analisi dell’eco-efficienza, in linea con gli standard europei. In termini economici, l’adozione del Dss-Kiwi potrà aiutare le aziende a recuperare competitività, aumentando la resa per ettaro e l’efficienza nell’uso di input produttivi. L’obiettivo finale è duplice: più qualità e meno sprechi”.