Nova Siri Genetics punta a presidiare lo scaffale delle fragole fino a 9 mesi all’anno

La società ha presentato il nuovo centro di ricerca a Policoro (MT) ed è al lavoro su nuove varietà premium

Nova Siri Genetics, azienda specializzata nell’attività di ricerca, sperimentazione e moltiplicazione di nuove varietà di fragola a vocazione internazionale ha inaugurato il nuovo Nuovo Centro di Ricerca e Sperimentazione di fragole e berries a Policoro, in provincia di Matera.

Alla presenza degli attori della filiera fragolifera italiani e stranieri, Carmela Suriano. business development director Emea, insieme al breeder Nicola Tufaro a al cofondatore della società Josè Miguel Arias, pioniere della ricerca nel settore fragolifero, ha indicato gli obiettivi che l’azienda intende perseguire in futuro.

“Vogliamo consolidare la nostra presenza nei Paesi del bacino Mediterraneo, dove siamo già presenti con le nostre varietà più note e introdurle anche negli altri areali internazionali più importanti”, spiega un’emozionata Carmela Suriano. L’azienda, nata solo nel 2015, è riuscita ad attivare un percorso di segmentazione dell’offerta tale da presidiare lo scaffale sino a 8-9 mesi l’anno con le varietà premium a basso impatto ambientale e dalla buona qualità organolettica.

A febbraio l’azienda ha presentato il suo primo club varietale unitamente al brand, Rossetta, che identifica la fascia premium dell’offerta disponibile da gennaio a giugno. Nova Siri Genetics è, poi, già pronta a lanciare, a partire dalla prossima campagna, un progetto per un target diverso di consumatore, puntando alle linee premium per la grande distribuzione: in questo caso il brand dedicato sarà Marimbella, varietà precoce già coltivata con successo nel territorio di Huelta in Spagna.

Numerose le selezioni in sperimentazione

Oltre al laboratorio di ricerca, completano il nuovo centro le serre di accrescimento, uno spazio di 500 metri quadrati diviso in sei compartimenti. Qui, avviene la fase di germinazione dei semi provenienti dagli incroci controllati e qui le prime piantine ottenute, iniziano il loro percorso di accrescimento che si completerà nei 10 mila metri quadrati di tunnel serra del campo sperimentale attiguo al centro.

Attualmente sono presenti 3.000 selezioni in sperimentazione al secondo anno di valutazione, 300 selezioni in sperimentazione al terzo anno, 30 selezioni in sperimentazione al quarto anno e tre selezioni avanzate.

Per creare una varietà adatta al mercato, con caratteristiche utili e necessarie al suo sviluppo, potranno essere necessari anche 4.000 incroci controllati. Sarà poi la competenza del breeder a individuare la selezione che potrà avere maggior successo secondo i parametri di selezione individuati dall’azienda,

Dalla ricerca al mercato un percorso lungo e difficile

In questo settore ricerca e mercato devono andare di pari passi per portare vantaggi a tutti gli attori della filiera. Una varietà facilmente deperibile avrà certamente poco successo fra produttori e distributori, pur trovando il favore del consumatore in termini di qualità organolettica ed estetica. Ma, pur ottenendo una cultivar di qualità nei termini precisati, bisogna poi fare i conti con il contesto climatico, ovvero il luogo in cui si va a posizionare il materiale genetico selezionato. Ciò che può andare bene per un paese può essere un insuccesso per un altro.

“Il nostro è un lavoro da equilibristi”, conferma Pasquale Casalnuovo, ceo della società, parlando dell’impegno in favore della selezione varietale. Un lavoro che si fa in campo ma soprattutto nel laboratorio di ricerca tra camere di crescita e serre di accrescimento.

“Nel nostro centro aziendale siamo in grado di gestire nel miglior modo possibile il materiale vegetale anche fuori stagione, ottenendo così del materiale di propagazione che normalmente si potrebbe ottenere solo nel periodo estivo -spiega Tufaro, breeder della società-. Come società, ogni anno partiamo da circa 4.000 nuove selezioni che si riducono, dopo 4-5 anni, a 2-3 che vengono poi distribuire alle aziende che collaborano con noi. Oggi abbiamo in valutazione 6-7 selezioni che riteniamo possono essere interessanti in termini di qualità. Se riusciranno a superare i test potranno arrivare ai produttori in un paio di anni”, continua Tufaro.

Secondo quanto confermato dal breeder, la società intende offrire varietà rustiche, ossia tolleranti ai principali patogeni fungini del terreno e dell’apparato aereo. Inoltre intende ottenere varietà con caratteristiche organolettiche sempre più innovative, che vadano incontro alle richieste della produzione e del mercato. Un processo lungo e costoso che può durare anche 7-8 anni dal momento in cui si individuano le selezioni, passando per ’attività di incrocio, si arriva al lancio della varietà sul mercato.

La società presidia Italia e Spagna

Le varietà sono presenti nei territori maggiormente vocati alla produzione di varietà precoci ovvero Italia e Spagna. Nelle regioni del Sud Italia le cultivar brevettate dalla società (9 fino ad oggi in Europa e 2 in itinere) rappresentano circa il 37% dei 2.500 ettari (dati Cso) coltivati a fragola nel 2022, che corrispondono a circa 62 milioni di piante complessive delle varietà di Nsg.

In Andalusia, dove è presente la maggior concentrazione di produttori di fragola a livello mondiale, la società detiene già una posizione rilevante. Dei 400 milioni di piante presenti, l’8% – pari a 35 milioni – è rappresentato dalle varietà dell’azienda italiana.

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