Alce Nero spiega il pomodoro bio

«Il nostro pomodoro? Buono e sano, perché la vera agricoltura siamo noi, non chi usa la chimica». È chiaro il messaggio del presidente di Alce Nero Lucio Cavazzoni, lanciato durante la presentazione delle coltivazioni di pomodori da industria nella valle del Mezzano, zona protetta del circuito Natura 2000 in provincia di Ravenna. Dodici ettari in tutto, coltivati con il metodo biologico, quindi niente pesticidi e diserbanti, solo qualche spruzzata di verderame, zolfo e tanta cura per le piante. Perché l’agricoltura biologica è faticosa. Intanto il disciplinare vieta di coltivare sempre pomodoro sullo stesso terreno: bisogna fare la rotazione, quindi per ogni anno di pomodoro ne servono almeno tre con altre colture, di cui almeno una leguminosa. La lotta ai parassiti viene fatta con gli insetti “buoni”, quella agli infestanti con le finte semine e con il lavoro degli agricoltori che con la zappa estirpano le piante dannose, il clima e il terreno fanno il resto. La zona di produzione Alce Nero è abbastanza vicina al mare per risentire del suo influsso: l’aria salmastra protegge il pomodoro da alcune muffe, mentre la terra ricca di sostanza organica favorisce la crescita delle piante.

Per la raccolta ci si affida a un esperto che gira per i campi, coglie i pomodori e li assaggia: si potrebbe definire una sorta di “uomo Alce Nero”.

Dalla pianta al vasetto i passaggi sono pochi e veloci, non più di otto ore, per mantenere intatte le caratteristiche del prodotto. Il procedimento è ben descritto nelle “etichette narranti” presenti sulle confezioni Alce Nero e realizzate in collaborazione con Slow Food.

«Nonostante ciò – lamenta Cavazzoni – noi siamo considerati una nicchia, mentre dovrebbe essere tutto il resto dell’agricoltura a chiamarsi “non biologico””. Nel giro di qualche anno si prevede di arrivare a 4mila ettari coltivati in modo green solo in Romagna, ma l’agricoltura e le sue regole sono ancora fatte per i metodi convenzionali. E anche la distribuzione non ci aiuta perché sui prodotti biologici, meno economici per via dei costi di produzione più alti, le grandi catene applicano i maggiori rincari. In questo modo il bio diventa un cibo per soli ricchi».

Ecco allora che per accorciare la filiera Alce Nero ha da poco lanciato il nuovo negozio online: www.alceneroshop.com dove si possono acquistare in modo facile e veloce i migliori prodotti del brand. E per ordini di almeno 50 euro la consegna è gratuita.

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