Fruit&Veg System, CSQA lancia la Certificazione Unica di Filiera

A Fruit&Veg System si avvia il percorso verso la tanto attesa Certificazione Unica di Filiera grazie alla partnership con CSQA, prestigioso ente di certificazione specialista del food che opera a livello internazionale.

 

Il tavolo di lavoro. Durante la prima edizione dell’evento B2B dedicato all’intera filiera ortofrutticola, organizzato da Veronafiere in collaborazione con Agrifood Consulting, in programma dal 4 al 6 maggio 2016, CSQA aprirà un dialogo inedito con tutti gli attori della supply chain (produttori, distributori, trasformatori fino al consumatore) per definire un modello condiviso di sostenibilità ambientale, economica e sociale per le produzioni ortofrutticole italiane di eccellenza e, più in generale, per quelle del bacino mediterraneo.

«La certificazione – ci spiega Luigi Disegna, presidente di CSQA – punta a creare uno standard di certificazione unico per tutte le fasi della filiera ortofrutticola. Si tratta di una novità assoluta, foriera di un messaggio univoco per il consumatore sempre più sensibile non solo alle tematiche di sicurezza alimentare ma anche a quelle sociali, ambientali ed economiche. La sostenibilità delle produzioni si è ormai affermata come un passaporto necessario per l’internazionalizzazione e per rivolgersi verso i mercati più attenti a questi temi come ad esempio quelli nord-europei. La crescente sensibilità verso le produzioni sostenibili e di qualità ha spinto la maggior parte dei big retailer globali a imporre degli standard ai propri fornitori che, anche se non sono codificati da nessuna norma, rendono di fatto cogenti le pratiche sostenibili».

 

Attualmente esistono numerose iniziative sul mercato in materia di sostenibilità, dettate spesso da diversi approcci della GdO al tema. Si tratta sempre di iniziative che si focalizzano su requisiti specifici, dettate da esigenze della GdO e di comunicazione verso i clienti: c’è chi è più attento ai temi ambientali, chi a quelli sociali, chi a quelli economici. Manca però un approccio olistico alla sostenibilità, non c’è un approccio univoco e il risultato è rappresentato da molteplici standard, ciascuno volto a regolare un dato requisito o un dato indicatore afferibile ad uno dei pilastri della sostenibilità (es. carbon footprint, waterfootprint, SA 8000, fair trade, produzione integrata etc.).  Tutto questo pone dei forti limiti in termini di comunicazione ma anche un aggravio di costi per la filiera che, di volta in volta, deve adottare iniziative e certificazioni differenti in base ai propri clienti e alle richieste della GdO nazionale ed internazionale. L’apertura di un tavolo di lavoro a Fruit&Veg System punta, invece, a sviluppare uno standard “ombrello” per la filiera ortofrutticola che possa garantire il consumatore a 360° sulla qualità e sulla sostenibilità del prodotto acquistato».

 

La certificazione. Uno standard unico in materia di sostenibilità per la filiera ortofrutticola è un progetto ambizioso che si pone l’obiettivo di fare ordine e di dare una risposta condivisa in materia di sostenibilità. Si tratta di un approccio proattivo verso i mercati internazionali in grado di rappresentare l’Italia e coglierne le peculiarità diversamente da quanto fatto fino ad oggi dove i produttori hanno sempre reagito alle richieste della GdO internazionale adottando di volta in volta i modelli richiesti che sono diventati condizione sine qua non per accedere ai mercati internazionali.

 

Il programma. Il percorso per la creazione di una certificazione unica di filiera si apre a Fruit&Veg System attraverso tre eventi (in programma il 4 e il 6 maggio) che coinvolgeranno nel tavolo di lavoro tutti gli attori della supply-chain per iniziare il ragionamento condiviso sullo standard unico. Il 4 maggio, durante il primo appuntamento, si analizzeranno le esigenze del consumatore emerse dal primo FoodChoice Forecast, l’innovativo osservatorio di analisi di Fruit&Veg System sulle previsioni di scelta dei consumatori, realizzato dal Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona. Sempre il 4 maggio, nel corso del secondo evento organizzato da CSQA sulle produzioni integrate e sulla sostenibilità si farà una fotografia della normativa nazionale e degli strumenti finanziari disponibili. Il 6 maggio infine, durante il terzo appuntamento, si traccerà una linea di discrimine tra obblighi di legge e buone pratiche andando ad individuare dove si collocano gli standard richiesti dalle principali catene della Gdo globale.

«Abbiamo deciso di essere uno dei partner di riferimento di Fruit&Veg System – conclude Disegna – perché ne condividiamo in toto i valori che porta avanti: sostenibilità, internazionalizzazione e innovazione. Fruit&Veg System ha, inoltre, un taglio diverso rispetto a tutte le altre manifestazioni del settore ortofrutticolo esistenti, dal momento che unisce agli aspetti commerciali anche quelli di tipo tecnico-organizzativo. È una scommessa che CSQA ha voluto giocare insieme a Veronafiere e Agrifood Consulting».

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