Da Apo Conerpo 16 milioni per i danni alla frutta

Un aiuto straordinario ai soci per difendersi dall’esplosione di fitopatie: previsti 3000 euro a ettaro, per un massimo di 100 mila euro ad azienda

Davide Vernocchi, presidente dell'organizzazione di produttori Apo Conerpo
Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo

Ben 16 milioni di euro, 3000 euro a ettaro, un massimo di 100 mila euro ad azienda. È lo stanziamento deciso dall’organizzazione di produttori Apo Conerpo per sostenere i soci frutticoltori, produttori di pere, susine, pesche, nettarine e mele, nell’acquisto dei mezzi tecnici per affrontare la campagna 2020. Uno strumento straordinario a difesa delle colture, colpite duramente lo scorso anno da cambiamento climatico ed esplosione di fitopatie.

Per le sole pere e pesche il conto supera i 350 milioni di euro

“In attesa che le risorse promesse dal ministro Bellanova diventino disponibili e che l’Europa valuti le altre richieste effettuate, come Apo Conerpo abbiamo deciso di mettere in campo uno strumento ulteriore a sostegno dei nostri soci maggiormente colpiti in questa annata difficile ed immediatamente disponibile – commentano Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo e Roberto Cera, vicepresidente –. Cimice asiatica, moria del pero, maculatura bruna, eventi meteorologici straordinari: per la frutticoltura il 2019 è stato un anno tremendo. I danni per le sole pere e pesche superano i 350 milioni di euro, mentre per mele e kiwi si stanno ancora quantificando i risultati della campagna”.

Il soccorso delle istituzioni, dal Mipaaf alla Regione Emilia-Romagna

In aiuto degli agricoltori ci sono poi anche le istituzioni. “A livello nazionale – ricordano Vernocchi e Cera – sono stati stanziati 80 milioni, di cui 40 per il 2019, per indennizzi a fondo perduto per i danni già subiti, di cui però attendiamo ancora con impazienza modalità e tempistica di utilizzo, non sufficienti ma certamente utili se fruibili facilmente e in tempi brevi. La Regione Emilia-Romagna si è poi immediatamente attivata con numerose iniziative che vanno dai bandi PSR per le reti antinsetto, ai contributi conto interessi per i finanziamenti di conduzione, all’investimento di un milione di euro per la ricerca”.

Su questo ultimo punto si guarda con attenzione. “Occorre accelerare e sostenere i progetti di ricerca per la difesa – conclude Vernocchi – approntando strategie efficaci per le prossime campagne e accelerando le misure per il riequilibrio biologico, con l’utilizzo di antagonisti naturali della cimice asiatica come la vespa samurai”.

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