Ieri la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha attribuito le deleghe al sottosegretario Giuseppe L’Abbate.
Al deputato pugliese del Movimento 5 Stelle sono assegnate le funzioni relative alla promozione e allo sviluppo delle Commissioni uniche nazionali nel settore agroalimentare; allo sviluppo delle filiere apicola, brassicola, frutta in guscio e canapa; alla promozione e incentivazione della produzione di biocarburanti di origine agricola e allo sviluppo delle agroenergie; ai servizi fitosanitari e utilizzo di fitofarmaci nella produzione agricola; allo sviluppo del settore ippico e delle attività connesse all’organizzazione dei giochi e delle scommesse delle corse dei cavalli. Inoltre, alle attività relative al settore tabacchicolo a livello nazionale e comunitario, nonché al contenimento della fauna selvatica e delle attività venatorie per quanto di competenza del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
“Rinnovo il mio massimo impegno per i settori di competenza, assegnatimi per delega dalla ministra Bellanova che ringrazio – commenta il sottosegretario L’Abbate – Il comparto primario ha bisogno di risposte immediate e concrete per poter affrontare al meglio le sfide che gli vengono poste davanti sia dal mercato globale sia dal New green deal europeo”.
“Sono fermamente convinto che il ministero delle Politiche agricole sia in grado, con le sue professionalità dalle alte capacità, di poter accompagnare e sostenere l’agroalimentare italiano, fiore all’occhiello della nostra economia Made in Italy e vanto tricolore nel mondo. La mia porta in via XX settembre è sempre aperta – conclude L’Abbate – a tutti coloro che intendano superare problematiche nonché ritengano di avere idee e soluzioni nell’interesse del Paese e del comparto primario” .
Il sottosegretario L’Abbate rappresenterà poi la ministra Bellanova nei lavori di Camera e Senato, nelle interrogazioni parlamentari, alle sedute della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano nonché al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).