Compag si appella a Mise e Mipaaf contro la costituzione di Cai

Con l’istituzione della nuova società, cui trasferire tutte le attività di servizio all’agricoltura, si perde il legame tra Consorzi e territorio, denuncia la Federazione nazionale delle rivendite agrarie

Fabio Manara, presidente della Federazione nazionale delle rivendite agrarie
Fabio Manara, presidente di Compag

“Un’operazione speculativo-finanziaria la cui creazione non fa che spezzare ogni legame tra i Consorzi e il territorio di riferimento”. Compag, Federazione nazionale delle rivendite agrarie, fa appello agli organi di controllo del Mise e del Mipaaf, affinché procedano a una verifica della natura della nuova struttura di Cai srl, società cui vengono trasferite tutte le attività di servizio all’agricoltura, fondata da Bonifiche Ferraresi e alcuni Consorzi Agrari (Consorzio Agrario Centro Sud, Consorzio Agrario dell’Emilia, Consorzio Agrario Adriatico, Consorzio Agrario Tirreno).

Richiesta un’ispezione straordinaria per accertare che non siano venute meno le condizioni per cui i Consorzi Agrari sono stati costituiti

Secondo la Federazione, trasferendo tutte le attività di servizio destinate all’agricoltura in una società completamente distaccata dal territorio e dall’attività dei soci agricoltori, i consorzi tradiscono i principi alla base della loro creazione e vanno contro i requisiti di legge relativi alle cooperative a mutualità prevalente (ove oltre il 50% del business deve essere realizzato per i propri soci).

Inoltre,  in virtù del potere di veto riservato nel patto parasociale a Bonifiche Ferraresi nelle materie assembleari rilevanti e nelle materie consiliari rilevanti -fa sapere Compag- il potere di gestione della società finisce per essere esercitato da Bonifiche Ferraresi. Venendo a mancare il controllo dei soci sullo svolgimento delle attività della nuova società, non appaiono soddisfatti -continua- i requisiti necessari a garantire la natura mutualistica previsti dalla normativa. Da qui l’appello della Federazione all’autorità di vigilanza affinché si proceda a un’ispezione straordinaria per accertare che non siano venute meno le condizioni per cui i Consorzi sono stati costituiti.

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