Scarola, il lungo inverno caldo fa saltare le programmazioni

Alessandra Damiani: "Anticipi di un mese". E dal Veneto alla Puglia sui banchi compaiono fave, fragole e primi asparagi

Il caldo anomalo ha stravolto i normali cicli colturali e l’offerta stagionale di ortaggi sugli scaffali della gdo.
“La scarola è una delle referenze che la nostra azienda ha commercializzato fin dagli esordi, vista la tradizione che questo prodotto ricopriva nelle coltivazioni marchigiane –spiega a FreshPoint Magazine Alessandra Damiani, direttrice commerciale dell’azienda Orsini e Damiani di Monteprandone–. Ma quest’anno, a causa del caldo i trapianti che avevamo programmato con la massima precisione per garantire il prodotto durante tutto il periodo invernale, sono stati completamente disattesi. Abbiamo anticipato le raccolte di un mese e dovuto gestire questi anticipi con lo stoccaggio in frigorifero, sempre per garantire comunque la presenza delle referenze in assortimento”.

Allarme siccità

A tutto ciò si aggiunge la carenza di piogge. “L’altro problema che ha caratterizzato la stagione, è stata la siccità, con la contrazione delle produzioni per ettaro e, purtroppo, effetti sulla qualità del prodotto –aggiunge Damiani-. Attraverso un’attenta lavorazione nel nostro laboratorio, riusciamo a porre rimedio alle imperfezioni qualitative, con scarti e costi di manodopera che però hanno subito un sensibile aumento. Da diversi anni nella nostra azienda, grazie alla preziosa collaborazione dei nostri produttori, abbiamo adottato sistemi di irrigazione alternativi, che ci permettono una sensibile diminuzione dell’impiego di risorse idriche. Ma purtroppo una stagione così povera di acqua non facilita certo le cose”.

La scarola Orsini e Damiani viene lavorata per la vendita sfusa, in busta conica e, nella versione più innovativa degli ultimi anni, nella linea di I gamma evoluta a marchio Mangiatutto. E’, infatti, l’ingrediente principale della zuppa di scarola e fagioli.

Primizie in anticipo di un mese

Con oltre un mese di anticipo arrivano sugli scaffali della Gdo anche le primizie. Secondo la Coldiretti, la raccolta delle fave nel Lazio è scattata molto prima del tradizionale appuntamento del primo maggio, ma sono anche arrivate le fragole in Puglia e i primi asparagi in Veneto.

Stessa situazione per le piante da frutto: in Sicilia e Sardegna sono in fioritura mandorli e piante da frutto; in Abruzzo sono in fase di risveglio gli alberi di susine e di pesche mentre gli albicocchi in Emilia e in Puglia hanno già le gemme. Un clima che non aiuta la programmazione colturale in campagna ma espone le piante anche al rischio di gelate nel caso di bruschi abbassamenti di temperatura.

 

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