Nella Piana del Sele nasce l’hub del freddo

A Fruit Logistica è stato presentato il progetto, che ha come promotori Confagricoltura Salerno e Asi Salerno e sollecitato da diverse aziende dell’ortofrutta

L'evento sul progetto Hub del freddo a Fruit Logistica
L'evento sul progetto Hub del freddo

La logistica chiave per competere sui mercati. Nel Sud Italia, a Battipaglia, nel cuore della Piana del Sele, sorgerà un polo del freddo. A Berlino, a Fruit Logistica, il lancio del progetto, di respiro internazionale, che nasce su iniziativa di Confagricoltura Salerno e Asi Salerno. A chiederlo le aziende di diversi comparti, con l’ortofrutta apripista.

Dalla quarta alla prima gamma, al kiwi: i partner anche di altre filiere

La Piana del Sele è tra le maggiori aree europee di produzione per insalata di quarta gamma
La Piana del Sele è tra le maggiori aree europee di produzione per la quarta gamma

Aziende leader per la quarta gamma, ortofrutta e partner di altre filiere che necessitano di strutture dove poter condizionare e stoccare il prodotto hanno sposato il progetto. “In alcuni periodi dell’anno la Piana del Sele rappresenta l’80% della produzione europea di quarta gamma  -ha ricordato Antonio Costantino, presidente Confagricoltura Salerno-. La spinta è arrivata da diverse aziende che non riescono a gestire i picchi produttivi e hanno bisogno di ulteriore spazio per la conservazione. Nel Sud Italia non esiste un hub di queste dimensioni, considerando gli ettaraggi messi a disposizione dall’Asi. Secondo i dati presentati dalla Bocconi, anche con un 50% di movimentazione dei prodotti, la struttura si paga da sola. Noi vorremmo però trovare qualche fonte di finanziamento, anche con il Pnrr, per realizzare la struttura sul territorio”.

“È un investimento in un’area industriale considerata strategica a livello nazionale, una Zes, al centro di un sistema territoriale e logistico che la collega al porto di Salerno e al nascituro aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi -ha rimarcato Antonio Visconti, presidente Asi Salerno-. L’area è destinataria di 13 milioni di investimento per la ristrutturazione e riqualificazione. Il polo sarà su una superficie di 35 ettari all’interno di un’area industriale che si colloca perfettamente a ridosso di quella agricola” .

Il progetto parte da privati, si è voluto sottolineare, ma la Regione Campania è pronta a collaborare. “Massima disponibilità a lavorare insieme, finalmente facciamo sistema. A Dubai abbiamo riscontrato grande interesse per i prodotti dell’ortofrutta campana. Speriamo che questa iniziativa possa concretizzarsi nel più breve tempo possibile” ha commentato l’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo.

“Abbiamo realizzato 5,2 miliardi di export e per migliorare abbiamo bisogno di una logistica efficiente e funzionale e anche il porto di Salerno è una risorsa da sfruttare al meglio -ha ricordato Marco Salvi, presidente Unacoa Spa e Fruitimprese-. Il kiwi sta prendendo piede anche nella Piana del Sele, in Calabria, e abbiamo bisogno di servizi prima impensabili”.   

Soddisfazione anche dalla grande distribuzione per il progetto. “Si potrà avere una logistica organizzata ed efficiente che sia in grado di dare quei servizi di cui sempre di più la distribuzione organizzata ha bisogno. Dobbiamo ridurre i costi intermedi, non c’è altra soluzione: stiamo innescando una decrescita dei consumi pericolosissima” ha fatto notare Claudio Mazzini, responsabile freschi di Coop Italia.

“Sarà il polo del Mediterraneo, Battipaglia è al suo centro, dobbiamo guardare al Nord dell’Africa, ai porti internazionali, questa la vera sfida” secondo Salvatore Scafuri, presidente Confcooperative Salerno.

Quali progetti per beneficiare dei fondi del Pnrr?

Il progetto è anche uno spunto di riflessione sulle iniziative da intraprendere per una maggiore competitività: tema caldo sono i fondi del Pnrr. “Progetti come questi vanno bene se cuciti nel sistema Italia. Lo sforzo che stiamo facendo è una risposta di sistema: l’Italia ha 140 mercati all’ingrosso, la Francia ne ha 24, la Spagna 22: serve una concentrazione dell’offerta” ha rilevato Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati.

“Sappiamo che i trasporti sono da sempre uno dei problemi. Siamo il19esimo Paese come performance nella logistica (dati Banca Mondiale) e abbiamo il costo del trasporto più alto rispetto ai competitor. Ci sono 800 milioni di risorse per il Pnrr, ma serve una visione” è intervenuto Luigi Polizzi, direttore per le politiche internazionali del ministero delle Politiche agricole. “Per sfruttare bene i fondi del Pnrr servono pochi progetti: rispetto al nanismo, Confagricoltura guarda al protagonismo. Ed è necessaria una strategia di visione: oggi abbiamo necessità di programmare rispetto al Day After che ci sarà a fine guerra e ridisegnerà i mercati, serve un sistema organizzato” ha sintetizzato Massimiliano Giansanti presidente nazionale Confagricoltura.

 

 

 

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