Macfrut 2024, report dal secondo giorno a Rimini Fiera

Si è presagito già dalle prime ore del mattino il grande afflusso che avrebbe interessato i padiglioni fieristici, con parcheggi pieni e code ai tornelli. Tanti gli eventi in programma e tante le manifestazioni e gli eventi distribuiti lungo la giornata. Oggi si è conclusa la due giorni dedicata all’uva da tavola. All’evento erano presenti tutti i big breeder che hanno annunciato il lancio di nuove varietà entro il prossimo anno.

Anche a livello italiano la ricerca sembra proseguire con slancio visto che i due breeder pugliesi, Nuvaut e Italian Club Variety, hanno annunciato il lancio sul mercato di una ventina di varietà, ciascuno entro il prossimo anno. La tendenza sembra essere quella di andare verso le uve senza semi, precoci o tardive, coltivabili nel sud del Paese che possano garantire la giusta resa e qualità.

Da Apofruit si parla di rinnovo varietale

Dopo quattro anni dall’annuncio dell’ultimo piano strategico, a Macfrut la Op fa il punto sui progetti strategici e innovativi e traccia le linee guida per il futuro. L’innovazione varietale, nel rispetto delle esigenze di produttore e consumatore, è il tema su cui ci si confronta. Per l’occasione sono intervenuti il presidente Mirco Zanotti, il direttore Innovazione e sviluppo Andrea Grassi, il direttore commerciale Mirco Zanelli e il direttore generale Ernesto Fornari.

Positivo l’andamento dell’Op con numeri importanti che danno conferma delle scelte effettuate anche nel campo del rinnovo varietale. Bene il fatturato del Gruppo, relativo all’anno 2022 (quello del 2023 verrà pubblicato solo a giugno), che ha raggiunto i 321 milioni di euro. Nel 2025 la Op si appresta a celebrerà i suoi primi 65 anni di storia, forte di una base sociale di 2.750 produttori, 151.000 tonnellate di ortofrutta conferita e commercializzata, 12 stabilimenti di lavorazione (oltre a 12 strutture per il ritiro e lo stoccaggio), 179 dipendenti fissi e 1.972 stagionali.

Donne e consorzi per valorizzare la filiera italiana da La Grande Bellezza Italiana

La Grande Bellezza Italiana, la rete di produttori italiani, ha dedicato due tavole rotonde al tema delle donne che operano nel retail e ai consorzi. Nel primo incontro, tenutosi nella mattinata dal titolo “Insieme per valorizzare le eccellenze italiane” è stata data enfasi alle 8 eccellenze della rete tra cui le clementine del Golfo di Taranto Igp, la Pera Mantovana Igp, la Mela Rossa di Cuneo Igp, il Radicchio di Verona Igp, l’Uva di Puglia Igp, la Pesca di Verona Igp e la Castagna e Marrone di Serino Igp, alcune di queste sono anche state approfondite nelle puntate dei nostri freshtalks.

Ognuno ha raccontato il proprio prodotto e il proprio territorio, elementi di forza de La Grande Bellezza Italiana. Un ruolo, quello dei consorzi, che non si limita solo agli aspetti promozionali ma che contempla anche aspetti riguardanti la vigilanza tramite il mandato ottenuto dal Ministero e sorveglianza sui requisiti previsti dai disciplinari di produzione. Un compito che costituisce un vero e proprio presidio delle filiere coinvolte.

Il pomeriggio invece è stato dedicato alle donne e, nella fattispecie, a quelle che operano nel retail e nell’ortofrutta con una tavola rotonda e un confronto tra due associazioni dal titolo “Valorizzare l’ortofrutta nel punto di vendita, stimoli e visioni” moderata da Cristina Lazzati, direttrice responsabile di Mark Up e Gdoweek. Tante le tematiche toccate, dalla valorizzazione dell’offerta presso il punto vendita, alle certificazioni, passando per il rapporto con fornitori, fino allo scottante argomento del prezzo. Tutte concordi nel ritenere che la filiera vada sostenuta da un prezzo equo che va garantito prima di tutto al produttore. Necessario e auspicato il branding nel reparto ortofrutta che deve essere supportato, a detta di tutte, da elementi di verità e conferma (in particolare sulle pratiche lavorative). Ne parleremo presto in un articolo dedicato.

Cocktail & Ice Cream e spezie e ortofrutta

Il tema ricorrente della fiera sembra essere la cucina e tutto ciò che ruota intorno alla scoperta (o riscoperta) di nuovi ingredienti. Il fattore novità sembra essere il driver su cui puntare e ortofrutta, spezie e erbe aromatiche possono dire la loro. Lo pensano le aziende espositrici che trovano nuove modalità di presentare il prodotto e di utilizzarlo. Il mondo delle spezie e delle erbe aromatiche ha incrociato nello spazio della fiera dedicato al mondo Spices&Herbes, uno dei simboli del made in Italy gastronomico: il gelato.

Un incontro fortunato reso possibile grazie all’estro creativo del maestro gelatiere Roberto Leoni. Il botanico gelaterie di Cesena ha presentato la sua suggestiva creazione un gelato alla zucca e oli essenziali di timo e lavanda durante uno speciale show cooking. Copione simile anche allo stand dell’Insalata dell’Orto, tra i più importanti player italiani della IV Gamma e principale produttore europeo di fiori eduli, dove ha debuttato il primo contest “Food vs Drink” dedicato al Macfrut. A sfidarsi Azzuchef (Azzurra Gasperini), la brand ambassador dell’azienda, e il bartender e creator Rocco De Angelis i quali hanno creato una ricetta e un signature cocktail esclusivo.

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