Macfrut 2024, report dal primo giorno

Spunti e riflessioni dall’edizione della rinascita (o dei nuovi record)

macfrut 2024

Stavolta hanno venduto persino gli strapuntini: c’erano stand ovunque, nella hall centrale, nei padiglioni A e C, che nelle passate edizioni non venivano impiegati, persino nell’anfiteatro usualmente dedicato all’inaugurazione e agli appuntamenti istituzionali, tant’è che il taglio del nastro, vista la calca di giornalisti e di curiosi, ha visto il ministro Lollobrigida a fare da sandwich umano attorniato dai cronisti. E di gente c’è n’era, tanta, visitatori semplici ma anche operatori del settore.

Sarà la seconda giornata – tradizionalmente la più impegnativa – a fare da cartina di tornasole, ma se l’andamento della prima dovesse essere appena appena confermato ci troveremmo davanti se non al Macfrut dei record certamente a quello della rinascita, dopo gli anni bui della pandemia e la lenta risalita puntualmente boicottata da guerre, crisi internazionali, aumento dei costi della logistica e cataclismi ambientali (l’alluvione dell’anno passato). Merito sicuramente di una forte voglia di fiera che si sta avvertendo in tutto il comparto ortofrutticolo e dell’impostazione che Macfrut, la vetrina dell’ortofrutta italiana, la cui edizione 2024 si svolgerà dall’8 al 10 maggio, è riuscita a darsi in questi anni anche grazie alla forte partnership allacciata con l’Istituto per il Commercio con l’Estero.

Numeri da record per una proposta sempre più internazionale

Un volto internazionale che ha fatto capolino tra le proposte dei 1.400 espositori provenienti da tutto il mondo in rappresentanza dell’intera filiera , saloni tematici, un centinaio di eventi sui trend e le tendenze del settore,con il 40 per cento degli espositori provenienti dall’estero, che fanno di Macfrut l’evento agroalimentare più internazionale in Italia, a cui hanno aderito 1.500 top buyer. A tagliare il nastro, come detto, assieme al presidente Renzo Piraccini, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

“Gli imprenditori dell’ortofrutta, dell’agroalimentare, dell’agroindustria, sono l’orgoglio di questa nazione -afferma il ministro Lollobrigida- sono coloro che hanno tenuto in piedi la percezione della qualità che viene associata naturalmente all’Italia. Fiere straordinarie come questa mi danno la possibilità di incontrare centinaia di imprenditori, che con la ricerca, l’innovazione e la garanzia di qualità dei propri prodotti si mostrano al mondo. E si presentano non solo alle nazioni più ricche, che possono acquistare beni di pregio, ma anche a quelle più povere che vogliono sviluppare qualcosa che assomiglia al nostro modo di alimentarci, di produrre e di vivere”.

L’intera filiera del settore in una fiera

“Inauguriamo oggi – aggiunge il presidente Piraccini – un’edizione da record, l’unica che riunisce l’intera filiera del settore. Siamo una fiera che oltre al business aggiunge conoscenza, tanto che se vuoi conoscere il futuro dell’ortofrutta è a Macfrut che devi venire. È questo format che ci rende unici e ci distingue nel panorama mondiale degli eventi di settore”. Regione partner di questa edizione è la Puglia, protagonista d’eccellenza del Macfrut Table Grape Symposium, che durante i tre giorni di fiera richiamerà i massimi esperti e i maggiori player mondiali per fare il punto su ricerche, trend di mercato, tendenze produttive, innovazione di prodotto e strategie aziendali.3

Multiforme, come detto, la presenza internazionale, con espositori provenienti da quattro continenti. A partire dall’Africa, in fiera con 400 espositori provenienti da 24 Paesi con tante primati come nel caso di Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia e Togo. Tra le conferme di aree ampliate figurano Egitto, Algeria, Sud Africa, Nigeria, Mozambico e Mali con 37 aziende.

Altra area importante è il continente sudamericano grazie a collettive provenienti da Cile, Panama e Repubblica Dominicana, Venezuela, Cuba e Argentina. E ancora la Penisola Arabica con un centinaio di buyer provenienti da quell’area con la presenza anche di Emirates SkyCargo per opportunità di business e hub logistico in quella zona. Sul fronte delle new entries troviamo l’India, presente anche con circa 50 top buyer, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaigian, Libano, Brasile e Argentina, mentre in ambito europeo importante è la presenza di 22 grossisti provenienti dai due principali mercati della Spagna (Madrid e Barcellona). Anche sul fronte internazionale sono presenti 13 sedi AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo) internazionali sulle 19 dell’agenzia nel mondo.

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