Fuori suolo: da trend a realtà industriale

Nell’anteprima di NovelFarm alcuni protagonisti, da Planet Farms ad Agricola Moderna a C-Led, hanno raccontato la rivoluzione dell’indoor e vertical farming

Da sinistra: Mattia Accorsi, Luca Travaglini, Pierluigi Giuliani,i protagonisti del fuori suolo italiano
Da sinistra: Mattia Accorsi, Luca Travaglini, Pierluigi Giuliani

Mattia Accorsi, Light Biologist di C-Led (gruppo Cefla), Luca Travaglini, co-founder e co-ceo di Planet Farms, e Pierluigi Giuliani, co-founder e ceo di Agricola Moderna, hanno fatto il punto sullo sviluppo del settore fuori suolo e indoor e vertical farming all’anteprima (in live streaming) di NovelFarm, il più importante evento italiano interamente dedicato alle nuove tecniche di coltivazione.

Abbattimento del consumo idrico e di suolo, di emissioni e scarti, shelf-life più lunga dei prodotti, tutela della biodiversità, possibilità di immagazzinare dati: sono tanti i plus del fuori suolo, anche se rimane ancora una tecnologia di nicchia. Dalla focalizzazione sulla coltivazione orticola e floricola (in particolare baby leaf, IV gamma ed erbe aromatiche) oggi risponde anche a richieste particolari, come la produzione di zafferano, canapa medicale, tabacco.

Planet Farms pronta a lanciare 95 nuove varietà

Il nuovo impianto di Planet Farms che sarà inaugurato a Cavenago
Il nuovo impianto di Planet Farms, pronto all’inaugurazione

Planet Farms, dal 2015 a oggi, ha investito quasi 50 milioni in R&D.  La neovincitrice del premio Confagricoltura è a un mese dal lancio dello stabilimento di Cavenago, il più grande impianto d’Europa. Un sito fortemente automatizzato dove con 12 persone si produrranno tra le 40 mila e le 60 mila confezioni di insalata al giorno e a breve aprirà altri tre stabilimenti in Italia e altri anche all’estero. “Questa tecnologia permette di preservare la biodiversità -ha raccontato Luca Travaglini-: si recuperano semi che non si possono utilizzare in agricoltura tradizionale. Noi a oggi, per esempio, abbiamo sviluppato 95 varietà, che lanceremo sul mercato poco per volta, per offrire al consumatore prodotti diversi”.

Agricola Moderna: i suoi prodotti a scaffale con Carrefour e via Cortilia

Agricola Moderna, fondata nel 2018 come laboratorio, ora è un impianto produttivo a Melzo di 800 mq di coltivato, dove si lavora su tutti i passaggi della filiera produttiva fino al prodotto confezionato, che si ritrova sugli scaffali della gdo con Carrefour e online con Cortilia. Su 18 persone, 14 sono dedicate alla ricerca e sviluppo. “La nostra agricoltura è fatta di agronomi, biologi, tecnologi, ingegneri, softwaristi, architetti- ha sottolineato Giuliani-: attiriamo talenti, questo è il nostro patrimonio”.

C-Led, nuove lampade che abbattono fino al 50% i consumi energetici

Il gruppo Cefla di cui fa parte C-Led, segue progetti negli Stati Uniti, in Cina, negli Emirati Arabi, oltre a Europa e Italia. C-Led ha visto quasi una decuplicazione degli ordini delle sue lampade led nell’ultimo anno. “Negli ultimi sei anni la vertical farm è passata da essere un trend a una realtà industriale”  ha detto Mattia Accorsi. La ricerca e l’evoluzione nei sistemi di illuminazione stanno facendo passi da gigante per  risolvere il problema dell’alto consumo energetico. “Nel settore delle serre, siamo già molto avanti grazie a una lampada ad altissime performance energetiche ed efficienza. Negli ultimi sei mesi abbiamo portato a termine una lampada per l’indoor farming che permette più o meno un abbattimento del 40-50% dei consumi energetici: potremmo dunque essere agli albori di una svolta nella tecnologia led per ottenere una sostenibilità che oggi non era ancora stata raggiunta”.

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