Nel Metaponto crescono gli investimenti nella fragola Flavia

Triplicano le superfici nel 2022. La varietà sviluppata dal Civ si caratterizza per la precocità di maturazione, dolcezza e resistenza ai patogeni come l’oidio

Flavia è una varietà molto dolce e precoce
Flavia è una varietà molto dolce

Crescono nell’agro di Scanzano-Policoro, dove sono coltivati quasi mille ettari a fragole, gli investimenti delle imprese lucane nella varietà precoce Flavia sviluppata dal Civ. Per la campagna 2022 le superfici sono passate dai circa 10 ha a 30 e si conta di raddoppiare ad almeno 50-60 ha nel 2023.

La soddisfazione dei produttori

Pianta di Flavia, varietà sviluppata dal Civ
Pianta di Flavia

La cultivar si caratterizza per la precocità di maturazione, vigoria media, elevata resistenza all’oidio, dolcezza (una media 12-13 gradi brix). Finora la produzione a pianta ha raggiunto i 130 grammi di frutta con rosso brillante sul 98% della superficie. E stanno rispondendo bene sia la produzione sia la sua distribuzione.

L’Azienda agricola Fratelli Santarcangelo ha 20 ettari a fragole a Scanzano Ionico su un totale di 35 coltivati anche a ortaggi, drupacee e agrumi. “Abbiamo deciso di piantumare la varietà Flavia a inizio ottobre 2021 -racconta Mario Santarcangelo-: 200 mila piantine che hanno dato i primi frutti a dicembre. Nonostante le avversità climatiche, la pianta ha confermato le sue doti: precocità, resistenza alle malattie, adattabilità anche a terreni poco fertili. Aumenteremo gli investimenti, fino a 300-350 mila piantine su 5 ettari di superficie. Sempre che ci siano le condizioni di mercato e che si riescano a contenere i costi gestionali-operativi cresciuti ormai a livelli insopportabili”.

Francesco Cirigliano coltiva 3 ettari a fragole in agro di Policoro Tursi, in una azienda di 7 ettari complessivi tra agrumi, frutta e orticole. Negli ultimi anni ha sempre incrementato i trapianti di Flavia, fino a raggiungere quest’anno le 40 mila piantine fresche a radice nuda dalle circa 25 mila con cui aveva iniziato. Sta raccogliendo da metà gennaio: “Il frutto è dolce e il mercato sta rispondendo molto bene, anche e soprattutto come remunerazione. Nel 2023 l’intenzione è di arrivare a piantumarne circa 100 mila”.

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