Damiano: “Mandiamo le nostre mandorle nello Spazio” #vocidellortofrutta

Il ceo dell’azienda siciliana, certificata B Corp, racconta i nuovi progetti tra cui l’alimentazione degli astronauti

Riccardo Damiano, ceo Damiano spa
Riccardo Damiano

Damiano festeggia i suoi primi 60 anni con un nuovo obiettivo avveniristico: partecipare a un progetto di “spazializzazione” dei suoi prodotti ovvero mandarli realmente nello Spazio come alimentazione per gli astronauti. Il progetto Space Food sarà realizzato in collaborazione con Space Experience, l’associazione di ricerca e sperimentazione scientifica e tecnologica che opera con le maggiori Agenzie spaziali e space explorers. La collaborazione sarà avviata a partire dai prossimi mesi. Abbiamo incontrato a Milano il ceo Riccardo Damiano all’evento di presentazione e di celebrazione dell’anniversario, moderato da Cristina Lazzati direttrice di Mark Up e Gdoweek.

In attività da 60 anni, pioniere del biologico, alfiere del salutismo e dell’etichetta clean con prodotti monoingrediente, attenzione alla sostenibilità e all’innovazione. Ora i prodotti di Damiano vanno nello spazio.

Cristina Lazzati con Riccardo Damiano all'evento per i 60 anni dell'azienda
Cristina Lazzati con Riccardo Damiano

Quella di andare nello spazio è una sfida e a noi le sfide piacciono. Mio padre Pasquale aveva iniziato nel ‘76 con il bio. Significa mettersi alla prova, cercare di trovare un cibo funzionale, che presenti già ottimi valori nutrizionali sulla Terra, e attingere a tutto il know-how del nostro reparto ricerca e sviluppo. E significa anche un po’ sognare, condividendo con tutte le persone dell’azienda la nostra ambizione e il puntare a obiettivi sempre maggiori.

B Corp e Società Benefit, ci sono novità sugli investimenti nello stabilimento di Torrenova alimentato con pannelli fotovoltaici?

A maggio presenteremo il nuovo bilancio di sostenibilità, stiamo condividendo alcune best pratice tra le B Corp. Con l’ingresso del fondo di investimenti di private equity Progressio, negli ultimi cinque anni abbiamo investito in azienda più di 20 milioni, numeri molto importanti per un’azienda che quest’anno ne fattura 60. Molti dei goal prefissati sono andati a segno, soprattutto quelli che puntavano a implementare le caratteristiche di sostenibilità e di efficientamento energetico del nostro impianto industriale. L’impianto fotovoltaico infatti verrà ampliato con l’installazione di 1800 mq di pannelli solari che ci permetteranno di andare incontro a un maggior fabbisogno, dato che l’azienda sta crescendo. Un altro dei grandi obiettivi futuri su cui stiamo lavorando è la digitalizzazione totale dell’azienda.

Sul fronte dell’economia circolare quali azioni sono in atto?

La nostra produzione principale, per cui siamo leader mondiali, è quella delle mandorle biologiche che ci offre grandi potenzialità dal punto di vista dell’economia circolare, perché tutto si può riutilizzare, compresi i gusci per produrre energia. Stiamo lavorando a un impianto di co-generazione che dovrebbe portarci entro il 2026 ad essere autosufficienti a livello energetico, ma anche a poter dare un contributo tangibile alla comunità locale per il corretto smaltimento degli sfalci dei nostri terreni.

Si continua a sottolineare l’importanza del consumo di frutta secca ma i dati dell’export non sono ottimali: le esportazioni, a quantità pressoché costanti, perdono il 13,3% in valore, mentre aumenta l’import. Cosa sta succedendo sui mercati?

È un fenomeno che ritengo sia strettamente legato all’attuale spinta inflattiva. Il suo aumento ha portato alcuni Paesi, in particolare la Francia, a un calo del consumo di frutta secca, anche per il costo elevato. Inoltre sono in aumento le importazioni di prodotti con costo più basso, per esempio le mandorle provenienti dagli Usa. I dati del primo trimestre 2024 francese però indicano che i consumi stanno tornando a crescere. Anche per Damiano le vendite nel primo trimestre sono andate molto bene, ci auguriamo quindi che la situazione dei mercati si stia stabilizzando.

Da dove viene la materia prima della mandorla di Damiano?

Le mandorle sono il prodotto principale di Damiano
Mandorle Damiano

Damiano è un grande hub, raccogliamo quasi tutta la mandorla siciliana, la maggior parte di quella prodotta in Puglia, più di metà di quella coltivata in Spagna e una parte di quella prodotta negli Usa. Da 60 anni la mia famiglia gestisce 400 ettari di mandorleto, la nostra è una filiera allargata, che presidiamo con infrastrutture e risorse umane.

Tra le 40 referenze avete anche prodotti con il cacao certificato FairTrade, oggi il suo prezzo è in continuo aumento e c’è una startup che sta proponendo l’utilizzo di un ingrediente alternativo come la carruba.

I nostri sono prevalentemente prodotti monoingrediente. Il circuito FairTrade ha logiche diverse da quelle di speculazioni commerciali, noi come azienda produciamo cacao FairTrade da oltre vent’anni e abbiamo un approvvigionamento abbastanza forte. La carruba è una soluzione trovata tipicamente in periodi bellici ma non è il cacao. È uno degli effetti del cambiamento climatico e servono segnali come questi per far capire che la mancanza o riduzione di un prodotto è legata anche al clima, evidenziando che c’è ancora molto da fare in questa direzione.

Prossime referenze che usciranno quest’anno, ci sono accordi per la private label con la gdo?

Linea Snack Break Damiano
Linea Snack Break Damiano

Con l’acquisizione di Dea Società Benefit, conclusa lo scorso anno, come realtà siamo diventati molto più forti con la private label: abbiamo infatti un’offerta di circa 50 ricette diverse. Sul fronte zucchero usiamo quello di cocco, d’uva e puntiamo a ingredienti di nicchia e ricercati, dal basso impatto ambientale. Tra le ultime linee lanciate: la Solo 3, con soli tre ingredienti (mandorla tostata, zucchero di cocco e cacao; nocciola tostata, zucchero di cocco e cacao; mandorla pelata con cocco e dattero, ndr) e l’ultima arrivata ovvero una gamma alto proteica. Come snack la linea Snack Break 30g di frutta secca tostata, mandorle, nocciole e anacardi in sacchetti riciclabili con colori accattivanti. Speriamo possano diventare la scelta preferita per le merende e per gli spuntini di tutti, sostituendosi agli snack tradizionali.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome