Il made in Italy dell’ortofrutta tira; la marca non è sempre presente; piacciono frutta e verdura sfuse, complice il trend del plastic free. Sono alcuni degli aspetti che emergono da un’indagine realizzata dall’Osservatorio Freschissimi che ha preso in esame alcuni punti vendita nel territorio lombardo.
Valore più basso per la frutta a marchio che non raggiunge il 15%
Tra il 6 e il 7 giugno scorsi, Osservatorio Freschissimi ha preso in esame alcuni punti vendita nel territorio lombardo. Per la precisione, Ipercoop La Torre Milano, Lidl Milano, Carrefour Assago, Auchan Cesano Boscone, Eurospin Milano, Iper Rozzano, Esselunga Corsico. E ha verificato le percentuali di alcune voci: frutta italiana, frutta estera, frutta a marchio, frutta sfusa, frutta confezionata; verdura italiana, verdura estera, verdura a marchio, verdura sfusa, verdura confezionata.
Il quadro che emerge indica come frutta e verdura made in Italy siano ampiamente dominanti con punte che sfiorano il 100%. La voce meno diffusa è la marca della frutta, che non va oltre il 14%, mentre per la verdura a marchio si supera anche il 40%. Segnali variabili sulla verdura sfusa e confezionata. Di seguito la classifica parziale, in base alla percentuale più alta per ogni parametro. A questo link l’indagine completa dell’Osservatorio Freschissimi.
La classifica in base alla percentuale più alta per ogni voce
Frutta italiana: Ipercoop La torre Milano (95%)
Verdura italiana: Ipercoop La torre Milano (89,75%)
Frutta estera: Eurospin Milano (37,71%)
Verdura estera: Eurospin Milano (29,17%)
Frutta a marchio: Carrefour Assago (14,28%)
Verdura a marchio: Ipercoop La torre Milano (41%)
Frutta sfusa: Iper Rozzano (69,57%)
Verdura sfusa: Eurospin Milano (66,67%)
Frutta confezionata: Esselunga Corsico (64,52%)
Verdura confezionata: Esselunga Corsico (75,44,%)
