Ortofrutta, il Covid-19 non ritocca i prezzi

Lo rileva la Borsa merci telematica. Gli unici prodotti con leggeri rincari sono patate, mele e arance (le uniche in esaurimento produzione)

L’emergenza coronavirus non sta determinando variazioni significative dei prezzi di frutta e verdure. E’ quanto rileva la Borsa merci telematica italiana (Bmti), il mercato telematico dei prodotti agricoli e agroalimentari, segnalando invece che “in diversi mercati nazionali ci sono stati andamenti regolari rispetto ai periodi precedenti caratterizzati da una consistente domanda sia per la frutta, in particolar modo gli agrumi, sia per gli ortaggi”.

“Gli unici prodotti – spiega la Bmti – ad avere subito leggeri aumenti sono le arance (rosse e bionde), le mele e le patate. Per le arance, l’attuale aumento è determinato, da un lato, dall’esaurimento della produzione e, dall’altro lato, da un incremento della domanda di prodotti ad alto contenuto vitaminico da parte del consumatore. Lo stesso discorso vale per le mele, cui si aggiunge un rallentamento dell’operatività degli addetti ai lavori. In vista però di una riorganizzazione del lavoro, la situazione potrebbe stabilizzarsi nel giro di qualche settimana”.

“Tra gli ortaggi – aggiunge la Bmti – le patate sono le uniche interessate da un leggero aumento di prezzo, ma anche per questo prodotto si prevede il ritorno a una situazione di normalità nel giro di qualche settimana grazie a una grande quantità di produzione stoccata”.

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