Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 5 giugno

Aumentano le quotazioni delle ciliegie e dei meloni; calano fagiolini, melanzane, peperoni, pesche e nettarine e zucchine. Stabili fragole, albicocche, angurie e pomodori

Sale la domanda di meloni italiani
Sale la domanda di meloni

Sul mercato le albicocche italiane, con fascia di prezzo alta a causa della minore disponibilità di prodotto, anche per l’alluvione in Emilia-Romagna. La qualità e la richiesta spingono i prezzi dei meloni verso l’alto. Per angurie  e melanzane il prodotto non è solo siciliano ma anche laziale. Ancora bassi i volumi delle ciliegie italiane a causa del maltempo. In ritardo la produzione italiana di pesche e nettarine. Ultime battute per le fragole.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso 5 giugno 2023. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 5 giugno 2023 in PDF cliccando qui

Albicocche: prezzi tendenzialmente stabili

Non si denotano particolari variazioni per il prezzo delle albicocche. Si registra un’ampia disponibilità per il prodotto importato dalla Spagna che però non presenta ancora un livello qualitativo ottimale. Entrano in scena le albicocche italiane con fascia di prezzo alta dovuto a una minore disponibilità di prodotto per effetto del maltempo. A influenzare il risultato anche l’assenza della campagna emiliana, devastata dall’inondazione.

Angurie: prezzi stabili

Prezzi stabili per le angurie, che si mantengono su un livello leggermente inferiore rispetto l’inizio della campagna 2022. In entrata nei mercati non solo prodotto siciliano ma anche laziale. La domanda non è favorita dal clima che si rivela ancora non ideale per il consumo, caratterizzato da temperature notturne fredde e pioggia. Inoltre, le condizioni climatiche anomale rallentano l’aumento del grado zuccherino dell’anguria.

Ciliegie: prezzi in leggero aumento

Si riscontra un leggero aumento di prezzo per le ciliegie spagnole a causa della bassa disponibilità del prodotto italiano che sconta gli effetti del maltempo. Le forti piogge hanno infatti rovinato il frutto nostrano e, al momento, non si registra un livello quantitativo regolare nei mercati.

Fagiolini: prezzi in calo

Ancora un timido calo per il prezzo dei fagiolini, soprattutto in alcuni mercati come Roma. Buona la presenza di prodotto ma la domanda stenta a decollare. Ancora presente il prodotto importato grazie al quale si registra un’offerta soddisfacente. I prezzi si mantengono però ancora alti per i fagiolini italiani, in particolar modo la varietà piatto verde, complice la minore disponibilità e la richiesta perlopiù rivolta verso il prodotto italiano.

Fragole: prezzi stabili

Continua il trend alto per le fragole, giunte ormai alle ultime battute e con il freddo notturno che ne rallenta la produzione, comportando un minore ingresso di prodotto nei mercati. La domanda si mantiene su un buon livello. Nel complesso la campagna è stata caratterizzata da un buon livello qualitativo grazie alle alte temperature registrate ad inizio anno, fattore che giustifica anche il prezzo elevato.

Melanzane: prezzi in timido calo

Si registra una buona richiesta per le melanzane, con prodotto proveniente ancora dalla Sicilia. È iniziata a anche la produzione laziale ma i quantitativi non sono del tutto sufficienti a soddisfare la domanda, fattore che ha determinato un livello alto dei prezzi rispetto all’annata precedente. Il maltempo influisce negativamente causando ritardi nelle produzioni.

Meloni: prezzi in forte incremento

Deciso balzo in avanti per i meloni italiani. La qualità e la richiesta spingono i prezzi verso l’alto. Ottimale il livello qualitativo del prodotto coltivato in Sicilia. Prezzi, comunque, che si tengono in linea col periodo, senza particolari discostamenti. Anomalo è stato invece il basso costo delle giornate precedenti ma, grazie all’aumento delle temperature diurne, cresce anche la richiesta.

Peperoni: prezzi in discesa

In calo i prezzi soprattutto per i peperoni italiani. Si registrano un aumento dei quantitativi a fronte di una domanda stabile. Trend ancora alto invece per il peperone importato dall’Olanda sul quale incidono sia i quantitativi minori che le alte spese di gestione.

Pesche e nettarine: prezzi in calo

Ancora un calo per le pesche e nettarine spagnole che risentono del ritardo della maturazione a causa del clima particolare, l’assenza prolungata di sole e le forti piogge. Fattori che non hanno favorito la domanda. I prezzi si mantengono però ancora su livelli alti a causa del ritardo della produzione italiana che risente degli effetti del maltempo. In aumento i quantitativi di percoche e platicarpa ma la domanda resta ancora sottotono.

Pomodori: prezzi stabili

Nessuna particolare fluttuazione nei prezzi dei pomodori. Si segnalano ancora delle criticità sul fronte quantitativo. Non giungono nei mercati volumi sufficienti a soddisfare l’alto livello della richiesta. In particolare, l’inondazione avuta nei mesi scorsi in Sicilia ha causato un vuoto della produzione impedendo un ritorno alla normalità. A questo si aggiunge il ritardo della produzione delle altre regioni italiane a causa del maltempo anomalo.

Zucchine: prezzi in deciso calo

Si registra un deciso calo per le zucchine. Le temperature, che seppur in aumento si mantengono ancora fresche nelle ore notturne, stanno permettendo una buona produzione, portando alti quantitativi nei mercati che tengono così il passo della domanda. Il trend rispetto a dodici mesi fa è comunque ancora alto, complice i maggiori costi di produzione.

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