Rapporto Coop: gli italiani stringono sui consumi di ortofrutta

Soffocati dall’iperinflazione che svuota le tasche delle famiglie italiane, i consumatori stringono la cinghia, anche sull’ortofrutta. A rivelarlo è il Rapporto Coop 2023, intitolato “Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”.

Dallo studio emerge che nell’ultimo biennio il potere d’acquisto degli italiani è calato di 6.700 euro e che nei primi sei mesi del 2023 vi è stato un calo della spesa alimentare nell’ordine del 3%.

Calo per la vendita di asparagi, insalate e pesche

Quanto all’ortofrutta, lo studio segnala che quest’anno gli acquisti saranno inferiori di 900 mila tonnellate ai dati 2021, con cali sensibili soprattutto per asparagi, insalate e pesche, mentre tengono botta mele e kiwi.

Ma anche l’ortofrutta biologica, che si stima chiuderà il 2023 con perdite di quasi il 15% sul 2021, in linea con gli andamenti generali dell’ortofrutta.

Preoccupa l’evoluzione dello scenario

Né le condizioni sembrano destinate a migliorare, considerato che i prezzi del carrello della spesa continuano a correre ben oltre l’indice generale dell’inflazione.

“Oramai esaurita l’esuberante crescita postpandemica del 2021 e del 2022, per i prossimi mesi le intenzioni di spesa degli italiani fanno segnare una brusca inversione di rotta (36% quelli che intendono ridurre i consumi contro solo l’11% che pensa di aumentarli)”, sottolinea lo studio.

Attualmente 27 milioni di italiani si sentono in una condizione di strisciante disagio. E solo uno su quattro dichiara di fare la stessa vita di qualche anno fa. Il 16% della lower class e il 10% dei meridionali fatica ad arrivare a fine mese, anche perché cresce la quota di lavoro povero a fronte di stipendi che non tengono il passo dell’inflazione.

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