Fruttagel, il 2018 chiuso con 134,2 milioni di euro (+2,5%)

Crescono bevande vegetali e succhi, in linea con il trend salutistico

Stanislao Fabbrino, presidente e ad di Fruttagel. L'azienda ravennate è impegnata in iniziative di responsabilità sociale    
Stanislao Fabbrino, presidente e ceo di Fruttagel. L'azienda ravennate è sempre più attenta ai nuovi trend e investe in qualità e sostenibilità ambientale

Fruttagel chiude il 2018 con numeri positivi. In base ai dati di bilancio comunicati dall’azienda cooperativa di trasformazione agroindustriale di Alfonsine (Ravenna), i ricavi hanno raggiunto i 134,2 milioni di euro (+2,5%) per un risultato netto di esercizio pari a 234 mila euro. La quota di export è 6,2 milioni di euro, il 4,6% del fatturato complessivo.

Il comparto bevande ha superato i 52 milioni di euro (+6,1%): stabili surgelati e derivati del pomodoro

Ottime performance sono state registrate dal comparto bevande (nettari, succhi e bevande di frutta, bevande vegetali, tè), il cui fatturato 2018 ha superato i 52 milioni di euro (+6,1% rispetto all’anno precedente). Il comparto dei vegetali surgelati Fruttagel è, invece, rimasto stabile rispetto al 2017 con 62 milioni di euro di fatturato. In equilibrio anche il comparto derivati del pomodoro.

“I nuovi trend di consumo – ha evidenziato il presidente e Ad di Fruttagel, Stanislao Giuseppe Fabbrino – hanno contributo a modificare leggermente gli equilibri tra i diversi comparti dell’azienda, favorendo i prodotti più in linea con un orientamento salutistico, pensati per stili di vita e di fruizione dinamici, spesso fuori casa. Nuovi trend ai quali l’offerta di succhi e bevande vegetali Fruttagel è stata in grado di rispondere in maniera puntuale, con una gamma ampia di referenze innovative, sane e di qualità”.

L’azienda investe su innovazione, qualità ed economia circolare

L’azienda per il futuro punta sull’innovazione, in ottica di sostenibilità ambientale.  “In questi giorni – sottolinea  Stanislao Giuseppe Fabbrino – inauguriamo la nuova linea produttiva dello stabilimento di Larino (Cb) dedicata alla lavorazione delle verdure: un investimento di 3,6 milioni di euro che è un contributo concreto al tessuto economico del Sud. Gli investimenti previsti riguarderanno poi, per entrambi gli stabilimenti, altri aspetti aziendali, con priorità all’ambiente e all’economia circolare: efficientamento energetico, riduzione dell’impiego di risorse primarie (acqua), tecnologia dei processi, packaging sostenibili, riutilizzo scarti produttivi, gestione rifiuti”.

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