Brio, il bio che cresce: +11% il fatturato

I ricavi raggiungono i 56 milioni per la società del Gruppo Alegra. Nuovi formati e marca asset strategici

Nuovo impianto mele a Zevio, nel Veronese
Nuovo impianto mele a Zevio

Fatturato a quota 56 milioni di euro (+11% rispetto allo scorso anno) e consolidamento dei volumi venduti: positivo il bilancio di Brio, società del Gruppo Alegra specializzata nell’ortofrutta biologica.

Dalla partnership con Alce Nero alla mdd

Mele bio Brio-Alce Nero
Mele Brio-Alce Nero

A trainare gli indici verso l’alto contribuiscono anche l’ottima performance sui mercati esteri e la sinergia vincente con Alce Nero, brand che si prepara a lanciare nuovi formati di ortofrutta fresca biologica con grammature più in linea con le richieste del consumatore moderno.

Marca, dimensioni strutturali e garanzie qualitative sono i fattori cruciali per il successo, in particolare in uno scenario complesso come quello che vive attualmente il mondo del biologico -commenta Gianni Amidei, presidente di Brio-. E sono questi alcuni dei fronti su cui l’azienda si è concentrata, investendo nella partnership con un marchio vincente come quello di Alce Nero, in costante crescita sul mercato italiano. Brio ha saputo poi dimostrarsi partner affidabile per la gdo non solo italiana ma anche estera, che da sola vale il 50% del nostro volume di affari, confezionando a marchio del distributore per le principali insegne europee”.

La produzione si amplia a Sud, nuovi impianti al Nord

Gianni Amidei, presidente della società Brio
Gianni Amidei, presidente di Brio

Tra le scelte strategiche aziendali e di gruppo, l’allargamento della base produttiva nelle regioni del Sud del Paese da parte della cooperativa di riferimento Agrintesa. “A evidenziarsi, in un paniere che conta oltre 50 referenze, sono stati prodotti sui quali possiamo vantare un’elevata specializzazione lungo tutta la filiera: pomodori, carote, zucchine, patate, asparagi, broccoli per la verdura; kiwi, pere, arance, limoni, clementine e mele per la frutta”. A queste ultime è dedicato l’importante investimento che ha portato all’inaugurazione, lo scorso gennaio, del nuovo impianto di selezione e lavorazione installato nello stabilimento di Agrintesa e sede di Brio a Campagnola di Zevio.

Brio è presente anche nel canale horeca. ”Abbiamo perfezionato la fusione con una nostra società per essere più presenti nella ristorazione collettiva pubblica, principalmente scolastica, e privata”.

 

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