Expo, il cambiamento ha inizio

Si è oramai aperto il conto alla rovescia per l’Expo di Milano che inizierà il 1° maggio 2015 e per 184 giorni (fino al 31 ottobre) tratterà i grandi temi dell’agricoltura e dell’alimentazione. Si dovrebbe trattare di un’edizione veramente straordinaria dell’esposizione universale: si è infatti registrato il record dei paesi partecipanti (già oltre 130) su di una superficie espositiva di circa un milione di mq. Anche l’argomento espositivo appare di straordinario interesse: di fatto lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, ma in grado di fornire cibo a una popolazione mondiale in vertiginosa crescita. Nei prossimi anni non basterà pensare ad aumentare i raccolti, come per esempio fu fatto con la così detta “rivoluzione verde” degli anni ’50 e ’60 dello scorso secolo, ma si dovrà pensare di più alla sostenibilità dei metodi di produzione e alla qualità dei prodotti.

La popolazione mondiale cresce, ma crescono anche le esigenze dei mercati. Fra i paesi che negli ultimi decenni hanno registrato uno sviluppo più intenso è in formidabile aumento il consumo di proteine animali da parte delle classi sociali più basse, ma anche la domanda di prodotti con standard qualitativi superiori da parte delle persone più agiate. Nei paesi occidentali già sviluppati è invece iniziato un percorso per l’affermazione dei diritti a una “giusta e sana alimentazione” per tutta la popolazione. In Occidente si mangia troppo e male ed è evidente che i costi sociali di una cattiva alimentazione sono ingenti. I sistemi produttivi e distributivi ad alto impatto ambientale e ad alto tasso di spreco hanno oramai fatto il loro tempo, forse gli anni della bulimia consumistica si avviano alla conclusione. Nei prossimi vent’anni presumibilmente si assisterà a un cambiamento dei paradigmi produttivi e distributivi. Si dovrà allora inquinare e sprecare di meno, essere più attenti alla qualità intrinseca, sociale e ambientale dei prodotti. Forse un nuovo percorso si sta definendo e l’inizio potrebbe proprio essere il grande raduno planetario di Milano.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome