L’Orto di Eleonora: “Riscontri strepitosi sull’anguria Gavina” #vocidellortofrutta

Il prodotto premium, scelto per la mdd di Coop e Conad, sarà protagonista  di un progetto internazionale legato a un prossimo film, racconta Salvatore Lotta direttore commerciale della Op agricola Campidanese

Anguria mini Gavina L'Orto di Eleonora
Anguria Gavina L'Orto di Eleonora

La campagna di angurie e meloni è entrata nel vivo. Facciamo il punto con Salvatore Lotta, direttore commerciale dell’Op agricola Campidanese, nota per il marchio L’Orto di Eleonora, con il quale porta le eccellenze ortofrutticole della Sardegna nei negozi della gdo italiana ed europea. La situazione di mercato è favorevole ma ci sono anche importanti progetti che a breve verranno lanciati, ci conferma.

Come sta andando la campagna dei meloni e delle angurie?

I prezzi in generale si sono abbassati e i volumi sono eccezionali: ci sono ordini su ordini per meloni e angurie. La Spagna a causa di acqua e grandine di maggio-giugno ha carenza di prodotto: la Murcia ha perso 5-7 mila ettari e ha avvantaggiato l’Italia. Anche noi abbiamo perso precocità e produzioni, ma nella Penisola Iberica c’è stata una forte distruzione di prodotto, una devastazione. I consumi si sono dirottati allora sull’Italia: continuerà così fino al 20 luglio. Prima di quel periodo la Spagna non ha prodotto, poi dipenderà dal clima.

E qual è la situazione per l’Orto di Eleonora? Partiamo dalle angurie.

La stagione è entrata nel vivo, i clienti sempre di più preferiscono una mini anguria di qualità che garantisca sapore e croccantezza. Stiamo avendo riscontri strepitosi con Gavina a livello nazionale e internazionale. Con Eleonora, l’anguria nera senza semi, è la stessa cosa: ordini sostenuti e qualità costante. Al momento il prodotto è al top.

E sui meloni?

Melone Corallo a marchio L'Orto di Eleonora
Melone Corallo L’Orto di Eleonora

Siamo un po’ in ritardo: abbiamo iniziato la scorsa settimana con i Piel de sapo, questa settimana Corallo e i retati. I prezzi continuano a tenere e sono giusti. Non lo erano le scorse settimane quando si pagava 3 euro al kg: oggi oscillano tra 1,30 a 1,50 al kg.

Come sono i volumi?

Su Eleonora e Gavina abbiamo aumentato un po’ le produzioni, nella prima parte della stagione c’è però mancato prodotto come per la Spagna. Abbiamo perso una ventina di ettari ma oggi i volumi ci sono e siamo pertanto sui livelli dello scorso anno. Ci assesteremo sui 50 mila quintali di Gavina e 60-70mila di Eleonora. Sui meloni, 20 mila Piel de sapo, 20 mila di Majores e 10 mila di Corallo. Con questo caldo la qualità è eccezionale, Corallo ha punte di 15-16 gradi brix.

Ci sono progetti in corso

Con Coop prosegue per il secondo anno la collaborazione: Gavina esce a marchio Origine, per noi una grande soddisfazione. Con Conad Nord Ovest facciamo Gavina a marchio I nostri ori, affiancato al nostro. Tante catene l’hanno poi inserita quest’anno, tra cui Carrefour. E poi l’estero, tra cui la Svizzera da quest’anno.

Progetti futuri?

Comunicheremo presto il lancio di un’iniziativa internazionale: una collaborazione tra Gavina e un film che uscirà ad agosto. Un progetto importante a livello di marketing.

Gavina è il nostro cavallo di battaglia, è una mini, oggi le famiglie scelgono di puntare su prodotti servizio, pesa 1,8-2 kg, si mangia tutta. Lo spessore della buccia è 5mm massimo, ha convenienza, grado brix costante, sempre croccante. Non c’è altra anguria con tutte queste caratteristiche.

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