Marco Eleuteri: investiamo nella nettarina piatta #vocidellortofrutta

Il presidente della Op Armonia racconta la scommessa dell’azienda di proprietà: un impianto di 38 ettari con 70 mila piante entro la fine dell’anno, la più grande estensione in Europa per un'impresa agricola individuale

Marco Eleuteri con la nettarina piatta a marchio Saturnia
Marco Eleuteri con la nettarina piatta Saturnia

La stagione delle ciliegie, con l’accavallamento di produzioni Nord-Sud dovuto al caldo, la buona stagione delle pesche, il progetto sulla clementina Perrina. Marco Eleuteri, presidente della Op Armonia, racconta la stagione commerciale e i progetti futuri. Tra cui il più grande investimento d’Europa nella nettarina piatta con l’azienda di proprietà.

Come sta andando la campagna dei prodotti di stagione che la Op sta portando sul mercato?

Sulle pesche e nettarine c’è un mercato abbastanza vivace, soprattutto per un’offerta che non è eccessiva a livello internazionale: la Spagna è molto meno presente del solito e questo si riflette sul mercato, con quotazioni abbastanza soddisfacenti. È una situazione dettata più dall’offerta scarsa che dalla domanda vivace. Noi su pesche e nettarine abbiamo soci su diversi areali, in particolare Puglia e Campania per lo sferico. Per le pesche piatte una buona produzione in Campania e il grosso nelle Marche.

Dove vanno gli investimenti?

Le pesche piatte è la famiglia dove siamo più forti e dove abbiamo investito di più, sia in innovazione sia in ricerca. Tra Centro e Sud siamo intorno a 120 ettari. La superficie totale in Italia si stima che vada dai 1200 a 1400 ettari: siamo al 10% della produzione nazionale. Come azienda Eleuteri il più importante  investimento è sulla nettarina piatta. A oggi, come azienda agricola individuale, è la più grande estensione d’Europa: non c’è neanche in Spagna. Già alcuni investimenti erano stati fatti negli ultimi tre anni: in particolare, 6 ettari con 10 mila piante, che unite agli attuali porteranno la superficie piantumata a nettarine piatte a un totale di 38 ettari con 70 mila piante.

Perché questa scelta?

Marco Eleuteri, presidente della Organizzazione di produttori Armonia
Marco Eleuteri, con le ciliegie della Op Armonia

C’è molto interesse commerciale su questa tipologia di frutta. La nettarina piatta esalta le caratteristiche di snack: è più facilmente consumabile della tonda. Le varietà scelte sono subacide, con alto grado brix. Abbiamo fatto un campo sperimentale 4 anni fa e ci sta aiutando a indirizzare le nostre scelte, ma rimane pur sempre un azzardo che stiamo correndo. A oggi abbiamo piantato 6 ettari: in piccoli quantitativi abbiamo già il prodotto quest’anno. Contiamo di piantare il resto entro la fine del 2022.

Come è andata la campagna delle ciliegie?

Si è assistito a una campagna non entusiasmante, perché c’è  sempre un accavallamento di produzioni Nord-Sud, che sta pesando sull’attrattività dell’offerta commerciale pugliese, probabilmente dovuto anche al caldo che sta anticipando sempre di più le produzioni del Centro-Nord. È un problema strutturale, da tempo si predica un rinnovamento varietale, una maggiore  attività di valorizzazione dell’offerta ma la situazione di anno in anno si fa sempre più difficile. In un’offerta sempre più confusionaria, va sempre più cercata distintività. Prima inizia il Sud poi il Nord è sempre meno vero. Lo vediamo anche con le pesche. Negli ultimi dieci anni mediamente il differenziale di calendario tra Sud e Nord si è ridotto notevolmente.

Come sta procedendo il piano per portare la clementina Perrina sul mercato?

Sta procedendo bene, la stiamo diffondendo con cautela. In questo periodo le uniche produzioni realizzate sono quelle della Op Armonia. Al momento sono 10 mila quelle piantate ma abbiamo intenzione di aumentarle. Crediamo molto nelle sue potenzialità. Occuperà uno spazio importante di mercato anche in conseguenza  della ridotta vita commerciale della clementina comune che di anno in anno si è andata restringendo. Con la Perrina contiamo di arrivare fino a febbraio con una tipologia tipicamante italiana simile alla comune. Saremo quindi presenti per quattro mesi anziché due e questo darà più forza commerciale. Contiamo nel 2024 di avere una produzione significativa da commercializzare.

Oggi è al centro la questione idrica: quali soluzioni adotta la Op per il risparmio idrico?

È un problema che avvertiamo da anni e sappiamo che sarà sempre più drammatico. Noi facciamo irrigazione a goccia: tutti gli impianti che stiamo realizzando hanno come obiettivo il massimo risparmio idrico. Abbiamo per la Perrina dei sensori in campo che misurano umidità del terreno e ci consigliano come e quanto irrigare. Sappiamo che l’acqua sarà una risorsa sempre più scarsa.

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