Bellanova apre alle Donne dell’Ortofrutta: “Lavorare insieme”

Ieri un webinar per mettere a fuoco le criticità del sistema e pensare a un piano di comunicazione che valorizzi la produzione made in Italy

Un piano di comunicazione che trasmetta il valore delle nostre produzioni. Ma anche potenziare le infrastrutture; avere più peso in Europa per la tutela del prodotto italiano; sostenere l’export; reciprocità delle regole; percorsi di qualità; favorire l’esistenza formale dell’azienda ortofrutticola; garantire prezzi equi; migliorare i rapporti di filiera.

Sono questi i punti presentati alla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova da Francesca Nadalini a nome delle produttrici imprenditrici dell’Associazione nazionale le donne dell’ortofrutta durante un webinar di confronto organizzato ad hoc. Una guida ragionata di ciò che dovrebbe essere approfondito nei prossimi mesi per rilanciare il settore.

D’altra parte, anche Simona Caselli, intervenuta come presidente di Areflh e prima socia onoraria dell’Associazione Donne dell’ortofrutta, ha ricordato come “nelle strategie europee From Farm to Fork da realizzare da qui al 2030 si intravedano opportunità per il settore ortofrutticolo anche nell’ottica di una comunicazione che aiuti i consumatori ad acquisire maggiore consapevolezza del valore dei prodotti. Ed è fondamentale, in questo momento di profonda trasformazione delle Politiche agricole comunitarie, sapere cogliere le opportunità che nasceranno anche a livello di finanziamenti per un settore chiave come il nostro”.

E la ministra Bellanova ha risposto. Non solo riguardo la necessità di una campagna di comunicazione (“ne avevo già parlato a suo tempo con gli assessori regionali, per rafforzare il progetto Frutta nelle scuole e, in generale, la buona alimentazione”), ma a ogni singola criticità segnalata da Francesca Nadalini. Con proposte e progetti.

“Dobbiamo lavorare insieme -ha detto la ministra- Per questo intendo convocare a breve una rappresentanza femminile di tutta la filiera, ‘Donna in campo’, anche per attrarre nuove competenze e professionalità in questo settore. Ma voglio anche incentivare percorsi per l’innovazione: fare gruppi di lavoro specifici per mettere le imprese nella condizione di produrre meglio, e mi riferisco all’agricoltura 4.0, ai finanziamenti per l’innovazione, all’agricoltura di precisione”.

Produzione, trasformazione e grande distribuzione devono collaborare per un riequilibrio della catena del valore in un confronto costante che voglio portare avanti – ha concluso Teresa Bellanova – Senza trascurare la valorizzazione del made in Italy perché senza questo impegno non potremo dare all’ortofrutta le risposte che merita”.

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