Zerbinati, crescere puntando sui valori dei prodotti in quarta e quinta gamma

Trasparenza, tracciabilità e salubrità devono unirsi alle innovazioni di gusto e di prodotto che già sono percepiti dai consumatori

Quanto vale il mercato di quarta e quinta gamma nel 2019? Circa un miliardo di euro. A confermare le stime è Simone Zerbinati, direttore generale dell’omonima società di famiglia, fondata quasi 50 anni fa e attiva nella trasformazione di prodotti ortofrutticoli che #FPMag ha incontrato nello stabilimento di Casale Monferrato (AL) in occasione dell’evento organizzato dal Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food.

Se le insalate lavate imbustate e pronte al consumo arrivano a 850 milioni di euro, con una crescita nel 2019 che è rallentata rispetto agli anni scorsi, questo anche dovuto a problemi di approvvigionamento per cause meteorologiche. Un tasso maggiore lo hanno avuto le zuppe pronte, su cui l’azienda è impegnata da tempo portando sul mercato prodotti innovativi per gusto, packaging e ricettazione.

Lavorare sui valori della quarta gamma: innovazione e gusto, ma anche filiera e trasparenza

“Per un mercato così importante -dice Simone Zerbinati- ma ancora giovane e con molte potenzialità da esprimere, è necessario lavorare su diversi valori, dall’innovazione di gusto e di prodotto alla comunicazione e trasparenza in termini di sicurezza alimentare. La possibilità che diamo ai consumatori di visitare i nostri stabilimenti va in questa direzione, ma possiamo fare di più per trasmettere il concetto della provenienza delle materie prime e del fatto che in 24 ore arrivano nello stabilimento, sono lavorate e pronte per essere spedite nei banco frigo della grande distribuzione”.

Centrale rimane il ruolo della filiera: “La filiera produttiva di quarta gamma -aggiunge Andrea Montagna, presidente del Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food, nonché Ad di Bonduelle Italia- è una filiera completamente integrata tra la parte agricola e quella di trasformazione, una filiera dove l’unico modo per remunerare correttamente tutti gli operatori coinvolti è dare il giusto valore al prodotto finale e alla filiera stessa”.

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