Nasce il Comitato di filiera del cipollotto dell’Agro Nocerino Sarnese

Nasce il Comitato di filiera del cipollotto dell’Agro Nocerino Sarnese. L’iniziativa promossa da Fedagri Campania punta a coinvolgere tutti i circa 400 produttori del territorio di modo da organizzare la produzione e migliorarla qualitativamente. Tra le iniziative messe in campo: promuovere il disciplinare per il dop (che esiste già), studiare un nuovo packaging e penetrare la gdo.

Il tavolo di lavoro. Questi i temi all’ordine del giorno del secondo incontro, che si terrà a breve e che riunirà al tavolo di lavoro costituitosi lo scorso 14 dicembre, tre rappresentanti per ognuna delle categorie della filiera: dalle aziende produttrici, ai confezionatori, agli enti di ricerca come il Cra e l’università di Napoli, agli intermediatori fino ai professionisti che fanno servizio in agricoltura.

Il modello. «La necessità di ricompattare la filiera – spiega Alfonso Di Massa, presidente di Fedagri Camp ania – nasce dall’urgenza di riorganizzare la produzione. Il modello utilizzato finora in cui ognuno faceva per sé, non regge sotto i colpi della sempre più agguerrita concorrenza dei paesi del mediterraneo come Marocco, Egitto e Tunisia ma anche di altre regioni italiane che stanno tentando di replicare il cipollotto e che aggrediscono i mercati di sbocco tradizionali del cipollotto primo fra tutti

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la Germania che assorbe circa il 50% della produzione.

In realtà la qualità coltivata nel territorio dell’Agro Nocerino Sarnese è unica nel suo genere per le particolari proprietà organolettiche che dipendono strettamente dal terreno di coltivazione, le pendici del Vesuvio, dall’acqua o anche dal clima».

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Gli obiettivi. Il Comitato sta accelerando i tempi per riorganizzare la produzione, attraverso un lavoro capillare di coinvolgimento di tutte le azienda agricole (quasi tutte a conduzione familiare) e per preparare un nuovo packaging che valorizzi la peculiarità qualitativa e territoriale di questo prodotto made in Italy di modo da potere arrivare alla prossima fiera berlinese, Fruit Logistica in programma nei primi giorni di febbraio, con dei volumi di prodotto pronti per la distribuzione.

«Nei prossimi giorni – conclude Di Massa – abbiamo fissato un incontro con le principali Op italiane per individuare delle strategie rivolte alla Gdo».

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