Marco Rivoira: “Raccogliamo le mele con i droni” #vocidellortofrutta

Partiti i test con l’azienda israeliana Tevel: con la robotica si risparmia sui costi strutturali e si risponde alla mancanza di manodopera specializzata. Nel 2024 la prima produzione automatizzata

Raccolta di mele Rivoira con i droni dell'azienda israeliana Tevel
Raccolta di mele Rivoira con i droni dell'azienda Tevel

A novembre arriveranno sul mercato le prime 400 tonnellate di mele delle varietà brasiliane extrasweet, LuizaVenice e Isadora, secondo l’Apple Brazilian Project. E intanto si sta sperimentando la raccolta coi droni, che potrebbe diventare realtà dal 2024.  Marco Rivoira, ceo dell’omonimo Gruppo, racconta le novità in sviluppo, sempre nell’ottica dell’innovazione, per ridurre i costi strutturali e ovviare alla mancanza di manodopera specializzata.

Come sta andando il progetto Apple Brazilian Project, con le innovative varietà Luiza, Venice e Isadora?

Quest’anno è stato molto complicato per le mele, ma le varietà brasiliane sono andate molto bene. Questo progetto è nato anche per risolvere da un punto di vista agronomico tutta una serie di problematiche degli ultimi anni, come  il cambiamento climatico. E si sono dimostrate eccezionali anche in un’annata molto calda e siccitosa. Nel prossimo mese i numeri di produzione di mele premium a livello europeo saranno ridotti almeno del 15-20% rispetto alle stime iniziali. Tra mele non raccolte per mancanza di manodopera, problematiche derivate dal clima, cracking, siccità, pezzature più piccole bruciate dal sole: abbiamo visto di tutto. Anche nelle celle il prodotto subirà una media del 10% di scarto in più rispetto allo scorso anno.

Come si presentano quest’anno le varietà brasiliane?

Le varietà di mele brasiliane Rivoira
Le varietà di mele brasiliane

Luiza, la precoce, Venice, si sono dimostrate eccezionali. Stiamo facendo gli open day: sono arrivati da tutto il mondo per vederle, Cile, Europa, è stato un successo.  Venice che si sta raccogliendo ora, ha un colore pazzesco in tutte le zone: non ha butteratura, funghi, non è scottata dal sole. Isadora si raccoglierà intorno al 20-25 ottobre. Sono varietà che fanno colorazione accentuata, soprattutto nelle zone basse, molto calde; hanno contenuti zuccherini oltre i 15 gradi brix. Questo in un contesto delle mele settembrine che hanno tutte moltissime problematiche: noi stessi stiamo facendo fatica con Ambrosia, che è molto delicata, e le quantità saranno molto inferiori alle aspettative. C’è  differenza spaziale tra queste varietà brasiliane e le altre: non hanno difetti.

Quali volumi di produzione avranno?

Lo scorso anno abbiamo piantato circa 35 mila piante, quest’anno avremo i primi 20  camion di merce, circa 400  tonnellate tra tutte e tre le varietà: Venice è quella che farà 12-13 camion su 20. Tutte le cultivar sono coltivate in Piemonte.

Quando arriveranno in gdo?

Ci stiamo parlando, i volumi sono ancora bassi, pensiamo da novembre, abbiamo tanta richiesta: sono mele croccanti succose, nessuna varietà può competere per croccantezza. Arriveranno sicuramente ai partner storici nazionali. Ripartiremo il prodotto tra Italia, Nord Europa, Germania e Spagna. Sono necessarie varietà con questa redditività per lo schiacciamento dei prezzi e rialzo dei costi produzioni.

Per rispondere ai problemi dei costi strutturali c’è la tecnologia, la robotica su cui state investendo.

Lo scorso anno abbiamo iniziato una collaborazione con un’azienda israeliana, Tevel, che ha sviluppato un sistema di raccolta, mediante utilizzo di droni e telecamere ottiche. I loro ingegneri fanno da base da noi e usano la nostra azienda agricola: è una partnerhip tecnologica, mettiamo a disposizione tutto il nostro know how tecnico e le varietà. Stanno operando da oltre un mese e stanno facendo tutte le regolazioni.

Siamo per ora in una fase di test. Pensiamo che nel giro di uno o due anni questo sistema possa risolvere un problema importantissimo, vista anche la mancanza di manodopera specializzata per la raccolta della frutta.

In che modo risponde a questo problema?

Marco Rivoira, ceo dell'omonimo Gruppo
Marco Rivoira

La parte alta della pianta è la più complicata a livello di costi di gestione per la raccolta e i droni, volando, possono raccogliere fino a 4,50 metri di altezza senza problemi. Le mele vengono raccolte da questi droni tramite una ventosa che le risucchia e scaricate su dei tappetini che vanno su un nastro trasportatore e va a riempire un bin; quando è pieno viene scaricato nel mezzo del filare predisposto per essere preso e portato via. La macchina, grazie un mix di software e intelligenza artificiale, mette insieme una serie di parametri per capire quando la mela è matura. I droni possono raccogliere sia di notte che di giorno e riescono a individuare quelle più colorate.

Che tipo di risparmio si può avere?

Dove in Europa la manodopera è molto cara, il business model permette di avere un risparmio economico intorno al 20%. Ma il dato fondamentale è che permette di raccogliere da 2 a 4 metri  e mezzo senza carri raccolta che hanno costi strutturali importanti e che usi solo qualche mese l’anno. Il sistema diventerà un servizio: le macchine possono raccogliere nella parte alta coi droni; la parte bassa si continuerà a fare con la manodopera tradizionale.

Quando ci sarà la prima raccolta ufficiale coi droni?

Quest’anno hanno raccolto con la macchina a 8 droni, lo scorso anno era da quattro, il prossimo anno sarà già una fase pre-commerciale. Credo che per il 2024 ci sarà la piena raccolta.

Qual è la situazione del rialzo dei costi?

Abbiamo 15 centesimi di costi di più dello scorso anno ma il mercato li vuole pagare 15 centesimi in meno: è una stortura. C’è molta offerta e i prezzi sono scesi a prezzi insopportabili. Con questo sistema non possiamo andare avanti. Noi siamo gli unici come comparto mele che non abbiamo fatto aumenti e ci vogliono pagare meno. Dobbiamo smetterla con le promozioni e dare valore alle cose: non possiamo vendere a 1,20 al kg come un caffè: dietro ci sono migliaia di famiglie che lavorano. Se distruggiamo il comparto, il prossimo anno abbiamo il 30 o 40% di aziende che devono chiudere. La gdo deve supportare la produzione.

Quando vedremo invece Kissabel, la mela a polpa rossa?

Val Venosta e Melinda hanno già iniziato la raccolta della R201, la prima varietà in maturazione, in Francia stanno già commercializzando le varietà Y 101-102 e 103 che sono gialle e sono già sul mercato in Spagna e altrove. La nostra è più tardiva e la staccheremo a metà ottobre. Ha buonissima conservazione. Sarà distribuita anche sulla gdo Italia, si farà mercato tradizionale un po’ di Spagna, Inghilterra, Germania.

 

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