Giovanni Arena a Frutech 2025: “La sostenibilità vera nasce da rapporti stabili”

La sostenibilità è una scelta obbligata. Le aziende che non saranno sostenibili non avranno futuro“. Giovanni Arena, amministratore delegato del Gruppo Arena (VéGé) che in Sicilia gestisce gli store a insegna Decò e SuperConveniente, non usa giri di parole sul palco di SiciliaFiera, in occasione del convegno dal titolo La sostenibilità nel carrello. Valorizzazione della filiera agroalimentare e ruolo della grande distribuzione, promosso dallo stesso gruppo nell’ambito di Frutech, il salone dedicato all’agricoltura, all’ortofrutta e alle filiere agroalimentari.

I partecipanti

Il Magnifico Rettore dell’Università di Catania, Enrico Foti, che ha aperto i lavori, ha sottolineato il valore della collaborazione tra mondo accademico, imprese e istituzioni come leva per la crescita dei territori e per una transizione sostenibile della filiera agroalimentare. I rappresentati delle istituzioni hanno evidenziato la necessità di azioni sinergiche: tra i presenti il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro, l’onorevole Nicola D’Agostino, la professoressa Alessandra Gentile dell’Università di Catania, l’Assessore regionale Edy Tamajo e il presidente di SiciliaFiera Nino Di Cavolo.

Abbiamo a disposizione un miliardo e mezzo di Fondi Fesr per le imprese siciliane -ha dichiarato l’assessore Tamajo-. Si tratta di fondi che vogliamo utilizzare per l’innovazione delle imprese e la loro digitalizzazione oltre che per la qualificazione del capitale umano e la riqualificazione energetica delle aziende.” E ha aggiunto: “Contiamo di finanziare progetti di ricerca puntando a dare vitalità al sistema produttivo regionale. Non solo, ma abbiamo stanziato anche 15 milioni di euro a sostegno delle aziende colpite dai dazi“.

La visione di Giovanni Arena

L’attenzione dell’Ad del Gruppo Arena si focalizza su alcuni punti chiave da sottoporre alla politica. In primo luogo le infrastrutture, in secondo luogo la necessità di avere norme certe che non cambino “di ora in ora” per usare una sua stessa definizione. “Chiediamo maggiore stabilità per una maggiore e migliore pianificazione degli investimenti -dice-. Se vogliamo che la Sicilia cresca davvero come sistema produttivo, non bastano le buone filiere: servono infrastrutture moderne, collegamenti efficienti e scelte strutturali.”

Non poteva certo mancare il riferimento al Ponte sullo Stretto su cui Arena è stato perentorio: “Il Ponte non è una scelta di destra o di sinistra: è dei siciliani e degli italiani. Serve a facilitare la logistica e i trasporti, a migliorare gli scambi tra le regioni e tra l’Italia e i Paesi europei. Senza infrastrutture non c’è competitività“.

Non ultimo il tema della centralità della ZES Unica che, a suo parere, “andrebbe stabilizzata ed estesa ad altre regioni. Le misure 4.0 e 5.0 -sostiene il manager- sono strumenti fondamentali, ma vanno rese strutturali per consentire alle imprese di pianificare investimenti senza incertezze o stop improvvisi“.

Il tema della sostenibilità

La sostenibilità del carrello non riguarda solo l’ambiente –ha aggiunto Giovanni Arena-. Riguarda l’economia reale, il lavoro, le imprese agricole e i territori. Ogni prodotto che entra negli scaffali racconta una storia fatta di persone, investimenti e scelte produttive. Il nostro compito è fare in modo che quel carrello sia giusto: per il consumatore, per i produttori e per il sistema Paese.

Il concetto su cui ha insistito è il rapporto con i fornitori, visti come veri e propri partner: “La sostenibilità vera nasce da rapporti stabili, programmazione e crescita condivisa. I retailer oggi hanno una grande responsabilità perché rappresentano un’infrastruttura economica che orienta i consumi e la stessa produzione.”

Le promesse

Dopo aver chiarito in modo netto le sue posizioni, Giovanni Arena è passato alle promesse: “Guardiamo a Frutech 2026 con obiettivi precisi, in primo luogo rafforzeremo il nostro impegno per coinvolgere nuovi fornitori, aziende e attori della gdo nazionale. Questa fiera ha tutte le caratteristiche per diventare una piattaforma di rilievo nazionale e noi faremo la nostra parte perché si costruiscano relazioni, si rafforzino le filiere e si generi valore.” 

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