Boom di produzione per la Nocciola Piemonte Igp. In regione, soprattutto nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, la superficie complessiva coltivata è di quasi 20 mila ettari di cui 15 mila impianti attivi. La produzione totale di nocciole ammonta a 240 mila quintali di cui 103 mila certificati Igp. Oltretutto, la corilicoltura si sta sviluppando anche nel torinese e nel nord Piemonte.
Nocciole al posto dell’olio di palma nell’industria dolciaria
“La produzione è in crescita – fa sapere Delia Revelli, presidente di Coldiretti Piemonte – e le previsioni confermano questo trend anche per i prossimi anni. Sicuramente il riconoscimento Igp, ottenuto ormai 10 anni fa, ha fatto sì che questo prodotto sia identificato anche a livello internazionale tra le eccellenze del nostro territorio. Ora è terminata la raccolta su cui ha certamente influito la prolungata siccità ed anche le gelate tardive della scorsa primavera, ma gli eventi atmosferici non hanno influito sulla qualità che si conferma ottima”.
Oggi le nocciole, come ha spiegato sempre Revelli – rappresentano una alternativa all’utilizzo dell’olio di palma e occorre far fronte alle necessità dell’industria dolciaria le cui richieste sono in aumento. “L’obiettivo è quello di continuare – conclude Revelli – a valorizzare il prodotto e di mettere in campo attività di promozione per far sì che questa eccellenza sia sempre più tutelata e conosciuta anche oltre i confini nazionali”.
Prodotto versatile
A livello organolettico, la Nocciola Piemonte Igp ha delle proprietà che la contraddistingue in modo particolare: ad esempio è indicata, rispetto ad altre tipologie, per la preparazione di pregiati cioccolatini la cui ricetta prevede che rimanga intera. E’ impiegata, inoltre, in diverse produzioni dolciarie, dalle più classiche barrette di raffinata cioccolata da 100 grammi per la cui preparazione ne servono da 22 a 25 fino a torte e creme golose, ma viene utilizzata anche per la preparazione di primi e secondi piatti quali pasta ripiena, tagliatelle e arrosti.
