Agrofarmaci “intelligenti” per la lotta integrata

Dal 1° gennaio, in seguito al recepimento da parte dell’Italia del Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento Europeo sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi, è obbligatorio per gli agricoltori applicare un sistema di difesa integrata per limitare l’impiego di agenti chimici a favore dell’incremento di sistemi alternativi (mezzi agronomici, genetici, igienici, impiego di organismi utili, utilizzo di agrofarmaci selettivi e a minor rischio possibile, dosi ridotte e ridotto numero di trattamenti, ecc.).

Con il passaggio alla nuova normativa cambia anche l’offerta delle multinazionali produttrici di agrofarmaci: il 18 febbraio, all’VIII edizione del Forum fitoiatrico interregionale, organizzato da Condifesa Treviso e coordinato dal tecnico Fiorello Terzariol, 16 aziende hanno presentato le novità per il 2014, tra cui va segnalata la presenza di un grande numero prodotti a basso impatto ambientale. La ricerca e le nuove tecnologie stanno, infatti, permettendo di sviluppare un buon numero di agrofarmaci con caratteristiche interessanti sia dal punto di vista della sicurezza dell’operatore, che da quello della sostenibilità ambientale. Si tratta di prodotti a bassa volatilità, biodegradabili e ad alta selettività, capaci cioè di intervenire solo sulla coltura cui sono dedicati (es. vite), ignorando le altre piante presenti nella zona trattata.

Il Forum è stata l’occasione anche per parlare del passaggio alla nuova normativa, lo ha fatto Gabriele Zanchin, del Servizio fitosanitario della Regione Veneto, che ha introdotto anche i vari interventi. In questi mesi gli operatori istituzionali italiani stanno lavorando per fornire alle imprese agricole tutte le informazioni necessarie al rispetto della normativa, ma una grossa lacuna resta quella delle informazioni riportate in etichetta, spesso manchevole di dati utili se non addirittura in aperto contrasto con la normativa vigente. Una falla cui va posto rimedio a favore della chiarezza.

Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il direttore del Condifesa Treviso, Filippo Codato, che si è soffermato in particolare sull’elaborazione da parte del Condifesa di speciali fondi mutualistici capaci di venire incontro alle esigenze dell’agricoltore nella difesa dalle calamità naturali o, in via sperimentale, come stimolo a una riduzione dell’uso di geodisinfestanti nella maiscoltura.

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